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La meritata cittadinanza del cane nella nostra società

di Redazione Quattrozampe

La meritata cittadinanza del cane nella nostra società

Il cane, a differenza di altri animali, ha sempre ricoperto un ruolo importante per la società dell’uomo e nella vita quotidiana e affettiva degli esseri umani. Tanto importante da poter considerare il cane una seconda faccia dell’uomo, accanto a cui cammina come un’ombra protettiva e affezionata.

Il cane è stato, storicamente, uno dei cofondatori della società umana che conosciamo: ci ha trasmesso la ripartizione degli spazi, l’organizzazione di branco, la difesa attiva di un territorio, il controllo pascolativo sui gruppi di erbivori, le prassi rituali di riunione prima dell’avventura. In virtù di questi suoi contributi possiamo senz’altro parlare di cittadinanza del cane, che non può essere riconosciuta ad altre specie animali.La meritata cittadinanza del cane nella nostra società

In origine era il lupo

Filosofi e antropologi hanno spesso considerato l’uomo una figura superiore, capace di piegare la natura al proprio volere e alle proprie necessità, per mezzo dell’ingegno e delle capacità manuali. L’uomo solo contro la natura ostile. In questo contesto si dimentica, però, che per comprendere l’alleanza tra uomo e cane occorre tornare 20.000 anni indietro rispetto al Neolitico e spostarsi in Siberia, lontano da ogni luogo in cui l’agricoltura ha avuto inizio. La Siberia era, ed è, la terra dei lupi ed è qui che ha trovato fondamento il rapporto tra uomo e cane, che non è un suo prodotto, bensì il risultato di una relazione ormai atavica e consolidata. Nel processo di adozione di un cane possiamo tutt’oggi notare una duplicità: da una parte l’inclusione da parte della famiglia, dall’altra il protagonismo del cane che accetta di far parte del suo nuovo branco.

La meritata cittadinanza del cane nella nostra società

Il cane nella società

In Età Paleolitica il cane aveva già un ruolo centrale nella società, tanto da poter porre le basi dell’addomesticazione e di tutte le relazioni tra umani e non-umani. Riconoscere questo importante presupposto ci aiuta a comprendere perché al cane debba essere riconosciuta una cittadinanza, meritata e assolutamente unica nel suo genere. È un rapporto epifanico che non solo ha cambiato la storia dell’uomo, ma continuerà a influire su di essa. La relazione uomo-cane ha rotto l’isolamento a cui ogni specie animale è abituata, per creare un’ibridazione transpecifica., che mette in discussione l’autarchia e l’autopoiesi dell’uomo.

Cane maestro nell’evoluzione culturale umana

Il binomio cane-uomo è passato dall’essere un’eccezione, al diventare un’annunciazione delle nuove dimensioni esistenziali possibili. La relazione con altre specie ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione culturale della società umana, poiché ci ha reso possibile esplorare nuovi orizzonti, creduti impossibili. Il cane in questo lungo processo è diventato il nostro maestro, la nostra guida. Amarlo e apprezzarlo è l’unico modo che abbiamo per ricambiarlo di questo grande e sottovalutato contributo.

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