Dog sharing: cos’è e come funziona
Il dog sharing è il trend del momento: nato negli Stati Uniti si appresta a trovare grande successo anche in Italia. Dati i ritmi frenetici della vita moderna e l’impossibilità di dedicare la giusta parte della giornata all’amico a quattro zampe, sempre più persone stanno decidendo di accudire a tempo e condividere il cane.
Dog sharing significa letteralmente condivisione del cane. È un servizio dedicato a chi non può permettersi di accogliere un animale in casa a tempo pieno, ma che è desideroso di passare qualche ora in compagnia di un amico a quattro zampe.
Da questa necessità è nata l’idea per cui le famiglie di proprietari dei cani lasciano per qualche ora il loro esemplare ad amici di fiducia, giungendo così un triplice traguardo: recuperare il loro tempo per i compiti quotidiani, far felici altre persone e mantenere alta la soddisfazione del cane poiché non verrà mai lasciato solo per lunghi periodi.
Negli USA, da fenomeno naturale, sta diventando un vero e proprio business. Nella maggior parte dei casi, le famiglie si organizzano autonomamente, incastrando gli impegni e mettendo al centro il benessere del cane. Ma esistono anche diversi servizi a pagamento sia per chi vuole custodire l’amico a quattro zampe per qualche ora che per chi vuole recuperare tempo, affidando il proprio esemplare domestico a professionisti.
È fondamentale però che il cane abbia sempre una famiglia di riferimento e che quelle secondarie dovranno essere presenti solo per qualche ora al giorno. Questo è indispensabile per evitare che l’animale soffra la confusione di un nucleo familiare non delineato e che non riesca più a identificare il suo capobranco umano.
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