Innamorarsi del Labrador Retriever: è accaduto così
Andreina Karabcsevszky dell’allevamento San Nicolò ci racconta come e perché lei e suo marito si sono innamorati del Labrador Retriever. Prima ancora che lavoro, è passione pura. Ecco che cosa ci hanno raccontato…
“Oltre 20 anni fa in un viaggio all’estero conobbi un bellissimo Labrador Retriever color giallo e ne apprezzai le doti sia morfologiche che caratteriali. Aveva grandi occhi scuri che sottolineavano uno sguardo più che umano, giocherellone e affettuoso. Fu amore a prima vista. Così rientrai in Italia con una cucciola di colore giallo”. A parlare è Andreina Karabcsevszky dell’allevamento San Nicolò, che aggiunge: “Dopo circa due anni cominciò con la mia prima cucciolata. Fu così che per passione giorno dopo giorno mi ritrovai sempre più coinvolta nell’attività che oggi mi impegna totalmente nella selezione di questa meravigliosa razza”.
Andreina, qual è il più grande pregio e il più grande difetto del Labrador Retriever?
Il più grande pregio è il carattere estremamente socievole e affabile, ideale per la compagnia e la pet therapy, per la ricerca di persone, per la guida dei non vedenti e non udenti, per la ricerca di esplosivi e di sostanze stupefacenti. Difetti? L’appetito insaziabile e un’eccessiva esuberanza che può essere limitata attraverso un buon percorso educativo che dovrebbe iniziare appena il cucciolo lascia l’allevamento.
Le maggiori soddisfazioni?
Vengono quotidianamente vissute poiché ci dedichiamo a quanto amiamo. Giungono anche dall’esterno attraverso i complimenti di chi visita la nostra struttura personalmente o attraverso il sito dell’allevamento e della scuola. Quasi ogni fine settimana i nostri soggetti partecipano a gare di bellezza e di lavoro raccogliendo consensi e piazzamenti nazionali e internazionali di rilievo. Inoltre il mio lavoro ha senso se ci si vuole occupare totalmente del benessere del cane. Nel nostro centro, attraverso una accurata selezione, alleviamo soggetti morfologicamente e caratterialmente rispondenti allo standard di razza e alle necessità dei clienti.
E la formazione degli educatori cinofili?
Mio marito Luigi Rimoldi, attraverso la sua scuola “Oxfordog” e la Società di Interazione uomo e animale, si occupa di formare educatori cinofili professionisti che si dedicano all’educazione e ai problemi comportamentali del cane da compagnia proponendo corsi personalizzati che si tengono presso il domicilio del cliente. Si occupa, inoltre, di formare professionisti “Pet Therapy Partner” da impiegare, dopo un percorso formativo mirato, nelle attività e negli Interventi assisiti con gli animali (pet therapy) progettati, sviluppati e supervisionati dalla nostra onlus Carolina. Inoltre, con mia figlia Susanna ci occupiamo della condizione fisica e della riabilitazione di quei soggetti che nel periodo post operatorio necessitano di sedute mirate attraverso l’idroterapia e l’attività fisica funzionale al recupero.
A quali standard ambientali e igienici si attiene nel suo allevamento?
L’allevamento occupa un’area verde di 30mila mq totalmente alberata situata nel Parco del Mincio. Ogni coppia di soggetti adulti vive in box esterni di 40 mq con la possibilità di ripararsi dal sole e dalla pioggia attraverso spazi coperti e sollevati dal suolo. La sera si riposano in cucce termoisolate. Durante il giorno vengono accompagnati nei grandi paddock, affinché si mantengano in forma fisica correndo in completa libertà. Essendo cani amanti dell’acqua, abbiamo realizzato una piscina di metri 10 x 20 dedicata completamente a loro. Le mamme con i cuccioli vivono in una nursery climatizzata e isolata dagli adulti. Le femmine partorienti, invece, vivono in casa con noi così che possano essere assistite a qualunque ora del giorno e della notte. Inoltre, ogni “saletta parto” è videosorvegliata e le mamme vengono osservate attraverso i monitor disposti in ogni stanza della casa. Tutti i nostri soggetti, le aree e gli spazi frequentati vengono mensilmente trattati con appositi antiparassitari. Il suolo viene quotidianamente lavato, disinfettato e ovviamente le deiezioni vengono raccolte continuamente e smaltite. Infine, il protocollo di profilassi sanitaria prevede che gli adulti vengano vaccinati due volte l’anno e visitati mensilmente dal nostro veterinario per controllare lo stato di salute.
Quale criterio segue nella selezione?
Nel nostro allevamento sono presenti circa 35 femmine di Labrador Retriever con 8 maschi (4 gialli, 2 neri e 2 chocolate ). Così possiamo selezionare valutando gli incroci tra i soggetti presenti in allevamento. Ovviamente la selezione curata comporta la ricerca e l’acquisizione continua di soggetti sempre più rispondenti alle caratteristiche della razza. Per questo motivo spesso siamo all’estero per contattare allevatori presso i quali attingere nuovi campioni e per presentare i nostri alle mostre internazionali più qualificanti.
a cura di Lucrezia Castello – foto allevamento www.sannicolo-labrador.com
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