Intervista a Graeme Sims, l’uomo che sussurra ai cani
Lo abbiamo incontrato a Roma ed è stata una grande emozione. Graeme Sims, l’uomo che sussurra ai cani, lo scrittore (autore di Il linguaggio segreto dei cani, Portami con te, Una meravigliosa vita da cani, L’uomo che sussurra ai cani), il teologo, l’addestratore specializzato in sheep dog. Un vero cinofilo nel senso stretto del termine. Ti conquista al primo istante, ti ammalia con la sua semplicità e solarità contagiosa. Una persona che trasmette passione, amore, gioia, compassione, che cerca di capire, ascolta, sorride. Un uomo umile, malgrado la sua fama. Graeme Sims ti entra nell’anima, ti riempie il cuore. Se leggi i suoi libri percepisci la grande attenzione rivolta ad ogni singolo cane di cui parla. Comprendi il grande lavoro su se stesso, prima che sui cani, ma pensi anche che sono solo parole. Invece lo conosci, trascorri ore insieme a lui, con i cani, con altre persone e scopri che è tutto vero. Che lui è realmente così, anche se di persona è ancora più coinvolgente. Graeme Sims inorridisce davanti ai soprusi verso i più deboli. Lui che ha salvato da una triste sorte cani sfortunati, non concepisce la violenza. Ama davvero i cani, per quello che sono, non solo per il contributo che offrono nella vita dell’essere umano. Certo ha delle preferenze, ha delle debolezze e delle lacune, come dice lui stesso. Ama tutta la natura e non vuole cibarsi di carne, ma non si definisce un vegetariano. Vede nella natura un’unica cosa con l’essere umano, la rispetta. [wzslider autoplay=”true” interval=”5000″ info=”true” lightbox=”true”] Inglese, ma con umorismo italiano… forse per questo entra in sintonia con chiunque. Lo abbiamo sentito cantare, raccontare storielle simpatiche, bere caffè lungo con latte, allegro anche sotto la pioggia, purché in compagnia di cani e caffè. È gentile, disponibile, solare, mai sgarbato, mai cupo. E se è anche nervoso non si percepisce. Si preoccupa se gli sorge il dubbio che non si comprendano le sue parole, i suoi pensieri. La sua passione sono i Border Collie, gli Springer Spaniel, i Labrador e i Golden Retriever, ma è affascinato da tutti i cani, dai Lupi Cecoslovacchi agli Alaskan Malamute, ai meticci (“meticcio” è un termine italiano delicato, secondo lui, che purtroppo in inglese non ha corrispondenza). Ma entriamo nel vivo dell’intervista, “a tu per tu” con lui, il Maestro. Degustata insieme la pizza margherita, una sera di pioggia, davanti al camino del casale di Meravigliosa Vita da cani Asd, titubante, ma curiosa, inizio a formulargli qualche domanda grazie alla collaborazione di Marisa Caruso, l’interprete. Dopo un po’ mi preoccupo, perché lo vedo pensieroso. Poi mi dice che sono domande molto particolari, ma è felice che gliele abbia rivolte e vuole continuare. Mr Graeme Sims, se dovesse spiegare a un essere di un altro pianeta chi sono i cani, come li definirebbe? Silenzio. Poi come un’illuminazione mi risponde. Messaggeri. (Una sola parola di risposta, ma durante il seminario li ha definiti anche “angeli” ed “esseri speciali”). Potrebbe elencare tre motivi per vivere con un cane e altri tre per non viverci insieme? Mr Sims, non si preoccupi, sono sufficienti anche uno o due soltanto… Per amore, per considerazione e perché loro per noi ci sono sempre. Quando è meglio non vivere con un cane? Per egoismo, per sentirsi superiori o per sfruttarlo. E quali sono i requisiti fondamentali per vivere in armonia con un cane? “All you need is love…tatarararà…” (mi risponde cantando il celebre ritornello dei Beatles). L’unica cosa di cui hai bisogno per vivere bene con un cane è amore. Cos’è la connessione uomo-cane, il vero, reale legame? Essere un’unica cosa con lui. Ciò che purtroppo non trovo in moltissimi binomi, ciò che manca a molti proprietari malgrado vogliano molto bene al proprio cane. Quali sono le qualità che deve avere il proprietario di un cane? Bisogna considerare il cane come un essere di pari livello. In Italia i canili sono stracolmi, sono aumentati i cani di razza abbandonati e rinchiusi nelle gabbie dove rimangono anche per tutta la vita. Secondo lei, perché? Molte persone li considerano un accessorio di moda, mentre il cane è per la vita, è una vita preziosa. Meglio far vivere un cane da solo o insieme a un altro quattro zampe? È sempre preferibile che siano in due, perché comunque noi umani non siamo della stessa specie, mentre due cani parlano insieme, giocano insieme, sono più felici. È preferibile che vivano in appartamento o che abbiano anche un giardino? Senza dubbio è necessario un giardino. Ho avuto un Labrador in un appartamento quando ero giovane, molto tempo fa, mi sono reso conto che non era affatto contento malgrado gli volessi molto bene. Quanto influisce la razza, la selezione, sul carattere di un cane? Quelli di razza sono predisposti, sono già formati, impostati, quindi certo, influisce sicuramente la razza. Tutti i cani possono essere “da lavoro”? Direi proprio di no. Ti immagini il Chihuahua che fa il Pastore dei topi? (poi spiritosamente si mette a canticchiare, mimando il piccolo cagnolino che esce la mattina per condurre i topolini…almeno due minuti per riprenderci dalle risate). A chi consiglierebbe di “adottare” un Labrador, piuttosto che un Border Collie o un Golden Retriever? A chiunque ne rispetti il carattere e si rispecchi nel carattere di un cane di queste razze, sono cani attivi, hanno bisogno di muoversi, di fare qualcosa. La prima cosa che il proprietario deve insegnare al cane? Essere sicuro di sé. Collare o pettorina? In Italia ci sono scuole di pensiero cinofile in contrasto tra loro. Lei cosa ne pensa? Innanzitutto bisogna saper usare entrambi gli strumenti. Se usato male, il collare può nuocere alla salute del cane, così come la pettorina, che può far tirare il guinzaglio più del collare. Personalmente con i miei cani ho sempre utilizzato il collare. Ma posso mettergli anche un filo o uno spago e non ci sarebbe alcun problema. Se un cane predisposto per razza a “lavorare”, ad esempio un Border Collie, fosse costretto a una vita monotona, senza possibilità di collaborare con l’essere umano, che conseguenze potrebbe subire? Il cane può andare incontro a depressione, follia, sofferenza e tendenze autodistruttive. Nell’approccio con i cani, quali sono le differenze fondamentali tra la cinofilia inglese e quella italiana? Spesso gli inglesi sono presuntuosi, ritengono di conoscere qualsiasi cosa, di sapere tutto sui cani: cosa assolutamente impossibile. Invece gli italiani sono desiderosi di apprendere, disposti a imparare. In Italia esistono molti centri cinofili che formano persone appassionate e, in generale, si evince una preparazione che manca agli inglesi. Sono rimasto molto colpito dal lavoro delle scuole cinofile italiane, da voi ho imparato per creare il mio centro in Inghilterra. Mr Sims, l’errore da non commettere quando un cane agisce all’opposto di ciò che desideriamo? Mai attribuire la colpa al cane. Perché molti cani in assenza dei proprietari distruggono oggetti, mobilio, porte? La prima cosa che mi viene in mente è che tentano di scappare dalla loro prigione. Perché sono frustrati. Perché è un confine troppo ristretto. Cosa le è piaciuto di più di queste giornate a Roma? Tutto fantastico: persone molto ospitali, gentili, appassionate, brave persone con bravi cani. Sono molto contento. Sono stati tre giorni magnifici! Grazie!
di Federica Cuccagna, educatore cinofilo
Traduzione di Marisa Caruso, interprete
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