L’appello degli agenti: “Più spazio per i cani poliziotto”
Lavorano ogni giorno per proteggere i cittadini, eppure i cani poliziotto in servizio a Padova sono finiti al centro di una polemica dai risvolti politici. La protesta coinvolge sia gli agenti del Nucleo cinofili, che chiedono spazi più adeguati, sia gli abitanti del circondario, che denunciano problemi di convivenza. Per motivi diversi, agenti e residenti sono d’accordo: i cani poliziotto hanno bisogno di una nuova sistemazione.
Così, il sindacato Fsp Polizia ha chiesto al sindaco Sergio Giordani che fine ha fatto il progetto del nuovo canile voluto dall’ex assessore Maurizio Saia.
E la risposta del diretto interessato, Maurizio Saia, è stata sorprendente.
La struttura inadeguata e le proteste dei residenti
Il dibattito ruota attorno alla caserma del II Reparto Mobile. È qui che il Nucleo cinofili della Polizia di Stato addestra e accudisce i sette cani poliziotto di stanza a Padova. Il problema è che i cani poliziotto vivono e dormono al chiuso, in una struttura troppo piccola per le loro esigenze. Come se non bastasse, la caserma che ospita il canile sorge in una zona residenziale, dove basta qualche rumore di troppo per infastidire il vicinato. E infatti alcuni residenti hanno formato un comitato per segnalare le “criticità” legate alla presenza dei cani poliziotto.
Il progetto del nuovo canile e l’appello al sindaco
Inoltre, come scrive Fsp Polizia, la caserma ospita “molte altre specialità della Polizia”. Questa situazione “impedisce qualunque ampliamento finalizzato a potenziare la squadra di cani poliziotto o a diversificare la specializzazione, comprendendo abilità canine che ora non sono presenti in città”. Fsp Polizia ricorda che la giunta dell’ex sindaco Massimo Bitonci stava lavorando al progetto di un nuovo canile, quindi chiede al sindaco Sergio Giordani di rispolverarlo per dare una nuova casa ai cani poliziotto. A rispondere però è Maurizio Saia, ex assessore alla Sicurezza della giunta Bitonci.
La replica dell’ex assessore alla Sicurezza
Saia conferma di aver lavorato al nuovo spazio per i cani poliziotto, ma svela anche che a cancellare il progetto fu proprio Bitonci. Saia infatti ricorda che Bitonci aveva previsto un budget di 1,2 milioni, che però venne prima dimezzato e poi annullato. La questione fece litigare Saia e Bitonci, contribuendo alla caduta della giunta nel novembre del 2016.
Nel frattempo il progetto del nuovo canile di Padova è finito in soffitta.
E i sette cani poliziotto padovani restano in attesa di una nuova sistemazione.
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