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Pastore Bianco Svizzero o Pastore Tedesco Bianco?

di Redazione Quattrozampe

Pastore Bianco Svizzero o Pastore Tedesco Bianco?

Pastore Bianco Svizzero, ecco la denominazione di un animale che in realtà dovrebbe chiamarsi Pastore Tedesco Bianco: questa è una definizione che fatica a prendere piede in Italia. Vediamo la storia di questo animale nel nostro paese, attraverso le parole di Gino Balzo

Cinofilia: una storia d’amore

Gino BalzoHo dedicato tre quarti della mia vita alla cinofilia. Fin dall’infanzia, il mio interesse per questi animali-amici è stato sempre predominante rispetto ad altri, mi sono documentato con giornali, riviste, libri che trattavano le varie razze, i loro standard, l’alimentazione, il comportamento, il gioco, le malattie e soprattutto il carattere che è stato il mio gioco forza nel corso degli anni.

Verso la fine degli anni Ottanta, in Germania, rimasi colpito dalla bellezza di una razza, il “Pastore Tedesco Bianco”, non ancora riconosciuto come tale dalla Fci. La stessa nel 2002, però, gli cambiò nazionalità dall’oggi al domani, riconoscendolo come “Pastore Svizzero Bianco”. Ma questo cane di svizzero non ha nulla. È un Pastore Bianco, sì, ma Tedesco. In America e in Canada, infatti, la Polizia lo utilizza come cane-poliziotto, definendolo “German shepherd”, come in effetti è in realtà: Tedesco, e non Svizzero.

Pastore Tedesco Bianco: le origini

Il Pastore Tedesco Bianco, oggi riconosciuto come “Pastore Bianco Svizzero”, è nato in Germania. È un cane molto intelligente, affettuoso, equilibrato, mai aggressivo, adatto alla compagnia non solo degli adulti ma soprattutto dei bambini. Il colonnello Vom Stepmanitz nel 1899 “adoperò” il Pastore Bianco per creare il pastore più famoso al mondo. Il primo documento importante sul Pastore Bianco è stata l’apparizione alla mostra di Hannover e di Cassel di tre esemplari appartenenti al barone Hounds Beyenrode Knigge. La sua storia, il suo sviluppo e la sua genetica fu scritta da M.B Willis.

Nel corso degli anni…

Un Pastore Tedesco BiancoNel 1906 il Pastore Bianco fu importato in America e solo nel 1917 fu registrato sui libri genealogici americani dell’Akg. Il primo importatore e allevatore della razza fu N.N. Manchett di Mineapolis che li importò dalla Germania. Nel 1970 Agata Burch, di nazionalità elvetica, emigrata negli Stati Uniti, rientrò in Svizzera con un esemplare, iniziando l’allevamento.

Nel 1971 è nato il Club del Pastore Bianco in Canada. Nel 1960 la Fci, su richiesta del club del Pastore Tedesco in Germania e di alcuni club, compresa la Svizzera, ha bandito in Pastore Tedesco Bianco.

In Germania e in Austria sono nati il Bvws e il Wvo per proteggere morfologicamente la sua genetica. A questi enti si affiliarono molti allevatori e Club europei, organizzando raduni ed esposizioni. Il mio allevamento si è unito a loro con l’affisso “Vom Friuauler Zar” riconosciuto dai sopraindicati enti.

Iniziale autorizzazione da parte della FCI

Nel marzo del 2002 il presidente del Kennel Club di San Marino mi contattò, essendo il sottoscritto presidente del Club Italiano del Pastore Tedesco Bianco, per comunicarmi che la Fci aveva autorizzato l’iscrizione del Pastore Tedesco Bianco alla XVI Esposizione Internazionale di San Marino tenutasi il 22-23 giugno 2002. Non nascondo la mia grande soddisfazione, non solo per la presenza di una ventina di esemplari provenienti dal mio allevamento (dato che ero l’unico in Italia), ma per la magnificenza dei soggetti che ha attirato l’attenzione e la compiacenza dei fotografi, degli espositori di altre razze e dei molti visitatori presenti nella Repubblica del Titano. Il giudice Van Nesvadba alla fine della manifestazione si congratulò con il sottoscritto per i soggetti presentati, rendendomi orgoglioso, come cinofilo e allevatore, per i traguardi raggiunti.

Assurdo cambio in “Pastore Bianco Svizzero”

La gioia durò poco, perché nel novembre del 2002 la Fci comunicò che il mio amato Pastore Tedesco Bianco era stato riconosciuto come “Pastore Bianco Svizzero”. Il sottoscritto il 31 dicembre dello stesso anno cessò l’attività amatoriale e nel contempo chiuse il Club: non condividevo tale denominazione che cancellava la storia di una razza che nel 1899 è stata l’artefice della nascita del pastore più famoso al mondo.

Ora non ha più storia, né radici

Il Pastore Bianco Svizzero è nato alla fine del 2002 per volere della Fci, ma per gli amatori della razza non è mai esistito e mai esisterà: non ha storia, né origini.

La Fci ha fatto un grande errore, anche gli enti oltre oceano non hanno riconosciuto tale denominazione e auspicano un ripensamento da parte della Federazione stessa. Se da parte della Fci non ci fosse un ripensamento per gli amatori sarebbe riconosciuta come Fce (Federazione Cinofila Europea).

Chiedo il supporto degli amici

Pastore-Bianco-SvizzeroMi sono rivolto a coloro che considero amici, veri amatori e bravi allevatori, a darmi supporto e aiuto, affinché a questa razza venga riconosciuto il prestigio e la notorietà che merita dopo che la Fci l’ha declassata.

Tutti i miei sogni sono svaniti nel nulla e in me è rimasta una grande delusione nell’apprendere che una Federazione atta alla protezione delle razze canine abbia potuto cancellare la storia e il nome di una razza antica e prestigiosa.

Sperando che gli allevatori e i soci che hanno partecipato alla nascita del Nuovo Club collaborino tutti compatti per sostenere il mio stesso obiettivo a salvaguardia dell’origine e della storia, per il bene dei loro amati cani e di portare la razza da loro allevata ai vertici della cinofilia.

La mia età non più giovane (oltre 50 anni di iscrizione all’Enci) non mi permetterà di dare battaglia all’infinito, ma spero di poter raggiungere un traguardo tanto agognato a coronamento di una vita dedicata “in toto” alla cinofilia e al possibile riconoscimento ufficiale del “Pastore Bianco”.

Info
www.pastoresvizzerobiancoclubitalia.it
www.vomfriaulerzar.it
perunpelo@canavese.it
praderiogiuly@yahoo.it
whitechocolatesws@gmail.com

 

 

di Gino Balzo – foto Massimo Ferrari

 

© Riproduzione riservata.