Una piccola Yorkshire in famiglia
Caroline Toing ha una Yorkshire Terrier che si chiama Teva e ha undici primavere alle spalle. Le abbiamo rivolto alcune domande sulla sua esperienza di vita con questa splendida compagna.
Come mai hai scelto proprio uno Yorkshire?
Teva era dei miei genitori, loro avevano la necessità di adottare un cane piccolo e robusto, che si adattasse bene anche alla vita in appartamento, un Terrier era la soluzione più idonea, da qui la scelta di Teva. Dopo un paio di anni io mi sono trasferita in un ambiente più rurale e mi sembrava giusto poter dare la possibilità a Teva di vivere in campagna, così nove anni fa l’ho portata con me e adesso non rimpiange assolutamente la vita di città.
Come interagisce con i suoi simili?
Interagisce male, perché non è stata abituata sin da piccola, infatti è molto protettiva con il suo territorio e con la sua famiglia, quindi non accetta la presenza di altri cani. Ha un rapporto diverso con le mie galline nane: mentre loro pascolano in giardino, Teva non le considera e le accetta senza alcun problema e senza aver mai manifestato aggressività.
Quale potrebbe essere il profilo del padrone ideale di uno Yorkie?
Lo Yorkshire è sempre un Terrier, quindi non si adatta benissimo alla vita sedentaria, soprattutto nel periodo della sua giovinezza. È un cane che ha bisogno di muoversi e giocare, anche se rispetto agli altri Terrier in modo sicuramente più contenuto. Da non tralasciare l’aspetto della toelettatura, che può essere impegnativa, soprattutto se si vuole mantenere il pelo lungo. Importante è anche l’educazione e la socializzazione, fondamentale per avere un cane socievole ed equilibrato a 360 gradi.
Un mantello veramente speciale
Il pelo dello Yorkie è probabilmente la caratteristica fisica più particolare ed elegante di questa razza, ma richiede delle cure che a volte possono essere laboriose, soprattutto se lo si mantiene lungo e se si opta per una toelettatura da esposizione. Se si vuole introdurre lo Yorkie nel mondo delle esposizioni occorre prestare la più meticolosa attenzione al mantello, sin dai primi mesi di vita del cane: è un processo che include bagni ogni dieci giorni, balsami specifici e l’uso di olio di mandorle dolci per renderlo ancor più setoso e districato. Seppur il mantello dello Yorkie richieda un impegno particolare, è adattissimo a persone allergiche o sensibili al pelo del cane, infatti è sprovvisto di sottopelo e la perdita di pelo è molto ridotta rispetto ad altri cani. E proprio per la mancanza del sottopelo d’inverno, durante le uscitine, va rigorosamente coperto col cappottino, altrimenti soffrirebbe molto il freddo.
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