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Ernia diaframmatica, un disastro per l’addome

di Redazione Quattrozampe

Ernia diaframmatica

L’ernia diaframmatica è una patologia abbastanza frequente, caratterizzata dalla presenza all’interno del torace di visceri normalmente situati in addome. È intuitivo che, perché ciò possa avvenire, dovrà venir meno l’integrità del diaframma, naturale separazione tra le due cavità.

Queste ernie possono essere congenite o traumatiche. Le prime giungono raramente all’attenzione del veterinario, perché generalmente i soggetti colpiti muoiono poco dopo la nascita.

Le seconde sono dovute a traumi a carico della parete addominale (schiacciamento in caso di incidente stradale, percosse, cadute dall’alto), che comportano aumento della pressione intraddominale e svuotamento dei polmoni nel contraccolpo.

La contemporaneità di questi eventi crea scompenso pressorio tra i due versanti del diaframma, che perciò si lacera. In fase acuta ci saranno forte dolore, compromissione respiratoria dovuta all’ingombro dei visceri all’interno del torace, cianosi delle mucose, tachicardia e aritmie.

I cani sono tuttavia in grado di mascherare abbastanza bene i primi sintomi e di superare la crisi iniziale, creando una situazione di compenso anche piuttosto buona, tale da consentire una vita quasi normale.Ernia diaframmatica

In caso di ernia cronicizzata si avranno: stato generale scadente, disturbi respiratori cronico/ricorrenti, irregolarità a carico dell’apparato digerente.

Non è raro che questa patologia venga diagnosticata quasi casualmente per aggravamento improvviso (per uno sforzo, un trauma addominale/toracico o una malattia respiratoria) in soggetti che ne erano affetti da mesi.

Diagnosi dell’ernia diaframmatica

La conferma diagnostica definitiva si ha con gli esami radiografici ed ecografici.

La terapia è chirurgica, preceduta da accurata valutazione e stabilizzazione delle condizioni cliniche. Molto spesso, soprattutto nelle forme acute, si pratica ossigenoterapia prima di operare.

L’intervento consisterà nel riposizionamento dei visceri, seguito dalla riparazione delle lacerazioni diaframmatiche.

La difficoltà varia in funzione di diversi fattori: entità e disposizione dei difetti diaframmatici; aderenze da sbrigliare in caso di lesione di vecchia data; mancanza di parte del tessuto da ricostruire; condizioni del polmone particolarmente compromesse.

Determinante, oltre l’opera del chirurgo, è il lavoro dell’anestesista: il cane dovrà essere ventilato perché all’apertura del torace i polmoni collassano e il monitoraggio costante dei parametri vitali sarà indispensabile prima, durante e dopo la chirurgia.

 

 

 

A cura di Alessandro Arrighi

© Riproduzione riservata.

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