Furto animali: l’importanza del microchip
Gli animali, sebbene siano a tutti gli effetti esseri senzienti, sono considerati beni appartenenti al patrimonio personale del padrone. Per questo motivo, in caso di furto, è possibile fare denuncia contro ignoti e fornire prove a supporto delle indagini, come materiale video-fotografico e altri indizi.
Essere vigili e attenti, rivolgendosi immediatamente alle autorità, aiuta senza dubbio a combattere un fenomeno purtroppo diffuso, che in molti subiscono senza poter fare nulla.
Il microchip
Inoltre, è sempre consigliabile fornire un’ampia descrizione del quattrozampe, corredata da fotografia e numero di microchip. Sono numerosi i casi di animali ritrovati, anche a distanza di anni, proprio grazie al microchip.
Un esempio è quello del Boxer ritrovato dopo 9 anni, da una coppia di Ravenna. Lola era stata rubata dalla macchina, quando aveva appena un anno. A nulla è valso il tentativo da parte della famiglia adottiva di pretenderne la restituzione, la presenza del microchip è stata determinante.
Altri canali
Tecnologia e progresso hanno fornito nuovi canali per denunciare lo smarrimento o il furto di animali, come i social network o le e-mail. Sfruttare la via telematica è una possibilità, che se abbinata a dei volantini e al mezzo stampa, può produrre ottimi risultati.
Associazioni locali e canili
È importante segnalare la scomparsa del peloso alle associazioni animaliste di zona e ai canili del quartiere, in modo da essere prontamente informati in caso di ritrovamento. Per legge, infatti, i cani trovati in strada devono essere trasferiti presso i canili per gli accertamenti sanitari e le verifiche sulla provenienza dei medesimi.
© Riproduzione riservata.