Jack Russell – un inarrestabile uragano di simpatia
Il Jack Russell Terrier nasce in Inghilterra nel diciannovesimo secolo, quando il reverendo presbiteriano John Russell si cimentò nella selezione di una nuova razza che potesse collaborare attivamente con i già apprezzati Foxhound.
Russell, già esperto allevatore di Fox Terrier, s’innamorò di Trump, una piccola cagnetta dall’impetuoso temperamento, che ammaliò il Reverendo grazie alle sue eccellenti doti di cacciatrice.
“Un animale simile l’avevo immaginato solo nei miei sogni”, queste le parole di Russell a proposito di Trump.
Fece incontrare la cagnolina con esemplari di Fox Terrier continuando la selezione della razza, ma presto lo scopo fu raggiunto.
Nacquero due varianti che all’epoca non erano ben distinte come oggi: il Jack Russell Terrier, tra 25 e 30 cm al garrese e il Parson Russell Terrier, sopra i 30 cm al garrese.
Inoltre, per irrobustire la struttura e fissare l’attitudine venatoria, vennero inserite linee di sangue diverse, tra cui quella del Beagle, del Bulldog e del Lakeland.
Gli inglesi stranamente non subirono eccessivamente il fascino del Jack Russell, ma il piccolo Terrier divenne molto popolare dall’altra parte del mondo, in Australia, a tal punto che furono proprio gli australiani a chiedere il riconoscimento della razza nel 2000.
Il suo musetto è tanto adorabile quanto impertinente, ispira subito simpatia e tenerezza.
Ma la tenacia e il coraggio sono le caratteristiche imprescindibili nel carattere del Jack Russell, infatti, è un cane adatto alla caccia in superficie. Il suo compito originale era la caccia in tana di volpi, conigli o tassi. I cacciatori anglosassoni erano soliti a portare con sé i Jack Russell a cavallo e quando la preda si rifugiava nelle tane, i Jack venivano liberati per “stanare” i malcapitati.
Oggi raramente viene utilizzato per la caccia in tana e al cinghiale, ma è molto diffuso come amabile compagno di vita, il Jack Russell è ancora molto vicino ai cavalli, data la sua tenacia e la capacità di derattizzare scuderie popolate da topi divoratori di finimenti e mangime.
Infatti, molti professionisti o appassionati di sport equestri accolgono volentieri questo Terrier, che ormai è diventato protagonista indiscusso di ogni rispettabile maneggio.
Il Jack Russell e la sua carica infinita
È un cane molto rustico, con un grande spirito di adattamento; è vigoroso, sano e longevo, dimostra resistenza e prestanza nello sport.
Dispone di un pelo fitto e lo standard prevede tre varianti: a pelo liscio (mai raso), broken (spezzato) o ruvido.
Le zampe anteriori sono molto solide e dritte, le mandibole sono forti come la perfetta e grande dentatura, che non perdona.
Soprattutto in giovane età, è consigliabile non lasciare alla sua portata oggetti che potrebbero subire il trattamento Jack Russel.
Anche se ogni soggetto possiede sfumature caratteriali diverse, non è il tipo che perde troppo tempo a discutere con altri cani, infatti, è molto celere nel stabilire le gerarchie e a rispettarle.
Con gli estranei è abbastanza amichevole e, pur amando il suo umano, non nutrirà mai un attaccamento morboso, è abbastanza indipendente e riesce a trovarsi a suo agio in qualsiasi situazione.
Necessita di un padrone dinamico che gli conceda del tempo per sfogarsi e divertirsi: le corse, il frisbee, la pallina, il nuoto o lunghe passeggiate fanno crescere un cane sano, sia nel fisico che nella mente.
Ha un’energia infinita ed è fondamentale che la canalizzi in qualcosa di costruttivo, non distruttivo.
Con un addestramento costante e intenso si potrà rivelare un egregio ricercatore di tartufi, oltre che un grande campione di agility e di altre attività cinofile.
Ogni attività può essere molto stimolante e benefica. Se non si avesse tempo per esercizi così impegnativi, sarebbe opportuno, comunque, dedicare una certa quantità di tempo all’educazione, è tanto adorabile quanto furbo e scaltro, se si tralasciasse questo punto si finirebbe spesso col chiedersi: “come fa un cagnolino così piccolo a fare così grandi disastri?”
Fortunatamente la sua spiccata intelligenza e la straordinaria capacità di apprendimento renderanno l’educazione una parte divertente del rapporto cane-padrone, il quale rimarrà spesso piacevolmente stupito dalla sua perspicacia.
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A cura di Giada Rigolli
Foto di Roberto Della Vite
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