Omeopatia veterinaria – una valida alternativa
L’ omeopatia veterinaria, una cura non convenzionale, cosiddetta alternativa che fa discutere in Italia e all’estero. E che non ha mezze misure, suscita o grandi amori, o grandi odi.
Da una parte gli scettici accusano l’omeopatia di mancata scientificità e di effetto placebo (difficile asserirlo con gli animali).
Dall’altra gli acerrimi sostenitori sono pronti a mettere in campo testimonianze e soprattutto documentazioni mediche di casi clinici risolti proprio con l’omeopatia, dopo aver fallito con la medicina tradizionale, detta anche ‘allopatia’.
Ed è proprio da qui che parte la nostra inchiesta, in un viaggio tra dieci testimonianze dirette dei proprietari di cani e gatti che ci racconteranno, in esclusiva, come hanno salvato i loro amati amici a quattro zampe, grazie alla cura omeopatica.
Stimola le difese immunitarie
Volenti o nolenti questa cura alternativa è una medicina naturale, non solo perché utilizza prevalentemente sostanze di origine vegetale, minerale o animale, ma soprattutto perché stimola le difese naturali dell’organismo.
È indicata per tutti: bambini, adulti, anziani. E ricalcando le orme dei proprietari, un numero sempre maggiore di cani e gatti, ma anche cavalli, criceti, canarini o furetti, viene affidato ai veterinari omeopati.
Le sue caratteristiche di efficacia, assenza di effetti indesiderati e facilità di assunzione la rendono ideale per chiunque.
Allevamenti biologici con l’omeopatia
Allevatori e veterinari si rivolgono con sempre maggiore interesse all’omeopatia, perché permette di curare l’animale senza lasciare residui, trattamento atossico anche per il consumatore di carne e per l’ambiente.
E i costi sono generalmente assai ridotti. Pochi sanno che per meritarsi la definizione di biologico le carni devono provenire da animali curati con l’omeopatia, come da Regolamento dell’Unione Europea.
Ma cos’è l’omeopatia? “È un metodo di cura e prevenzione delle malattie scoperto dal medico e scienziato tedesco Samuel Hahnemann agli inizi del XIX secolo”, spiega Pietro Federico, direttore dell’Istituto ricerca medico scientifica omeopatica, www.irmso.it, “suo principio fondamentale è la legge di similitudine: ogni malattia può essere guarita utilizzando a piccole dosi quella sostanza che, somministrata ripetutamente a un individuo sano, è stata in grado di provocare sintomi simili a quelli da curare”.
Per cui il rimedio omeopatico tende, non a eliminare il sintomo, ma a stimolare l’organismo, a combattere la malattia con le sue stesse armi, un po’ come il principio del vaccino.
La scuola di eccellenza in medicina veterinaria unicista è a Cortona (Arezzo), denominata “Rita Zanchi”.
Come spiega Mauro Dodesini, 57 anni e medico omeopata unicista da circa venti (lavora a Bergamo ed è Direttore scientifico della Scuola Internazionale di Omeopatia Veterinaria di Cortona ormai trasferita ad Arezzo), “con l’omeopatia si cura di tutto: problemi ossei di crescita del cucciolo, displasia dell’anca, problemi ortopedici, spondilosi vertebrale, motivo per cui il cane di grossa taglia come il Pastore Tedesco cede sul posteriore a una certa età, displasia del gomito, rottura del crociato senza operazione, incontinenza, dermatiti croniche, epilessia, pseudogravidanza, asma, diarree croniche infiammatorie, zoppie, tendiniti, tumori che possono regredire, paralisi, paresi, traumi cranici”.
Cosa cura l’omeopatia veterinaria
- Problemi ossei di crescita del cucciolo
- Displasia dell’anca e del gomito
- Rottura del crociato (senza operazione)
- Diarree croniche
- Problemi ortopedici
- Spondilosi vertebrale
- Dermatiti croniche
- Pseudogravidanza
- Incontinenza
- Paralisi e paresi
- Traumi cranici
- Epilessia
- Asma
- Zoppie
- Tendiniti
Lo staff veterinario
Oltre al dottor Mauro Dodesini e alla moglie Maria Grazia Ghisalberti, naturopata, diplomata alla scuola di omeopatia Veterinaria di Cortona, con alle spalle corsi di specializzazione in omeopatia classica in Italia e all’estero, nell’ambulatorio operano:
Chiara Dissegna, 32 anni, laureata a Bologna, ha frequentato la scuola triennale di omeopatia a Verona, ha seguito il dott. Petrucci a Milano per due anni e da otto opera con Dodesini a Bergamo: pratica l’omeopatia animale unicista di Hahnemann fin dall’inizio.
Fabio Anonioni, 55 anni, laureato nel 1991 a Parma, con esperienza ventennale nel campo zootecnico sui grandi animali, sia a livello alimentare che ginecologico e di podologia, oltre a essere esperto anche in piccoli animali. Da oltre vent’anni si occupa di medicina omeopatica, ha seguito diverse scuole, dalla Rita Zanchi di Cortona, a quelle di Firenze e Genova. Dal 2000 è docente alla scuola Rita Zanchi in medicina omeopatica, opera da Dodesini da ottobre 2015, dove fornisce anche consulenze telefoniche, cure, indicazioni omeopatiche.
Foto e testi di Maria Paola Gianni
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