Terrier Nero Russo
I Terrier Neri Russi sono l’argomento di una chiacchierata fatta con Margo Galli, dell’allevamento Lisander Kennel. “Allevo Terrier Neri Russi con l’affisso Lisander, riconosciuto Enci, Fci e English Kennel Club.
“Sono ormai quasi 25 anni, che posseggo e allevo questi cani.” ci dice Marco. “Mi piace far conoscere in modo corretto e appropriato questa razza di origine russa, che conobbi nel lontano 1990 durante l’esposizione mondiale di Brno nell’allora Cecoslovacchia. Qui vidi per la prima volta questi cani dall’aspetto fiero ed imponente creati dall’esercito russo per guardia e difesa. Folgorato dalla loro eleganza e docilità, nel corso di pochi mesi e tra mille difficoltà sono riuscito a importare i primi due soggetti, i primi due registrati all’Enci e tra i primissimi in Europa. La passione per questi cani è iniziata così, e ancora tutt’oggi allevo.
Il più grande pregio e il più grande difetto di questa razza?
Pregio, l’apprendimento molto spiccato e l’ubbidienza. “Difetto”: che quando perdi un Terrier Nero Russo ne vuoi subito un altro. Asta nocni boure è stato il mio primo Terrier Nero Russo e il primo iscritto al registro Enci in Italia, importato dall’allora Cecoslovacchia: è morto di vecchiaia a 14 anni tra le mie braccia, ho ancora i brividi. Ho iniziato ad allevare dal 1998 con una femmina di Fox Terrier a pelo duro, poi ho allevato Airedale Terrier per qualche anno e infine la razza che allevo ora. Quando qualcuno mi chiede come ho iniziato questa professione, rispondo: la mia non è la professione principale, ma la mia grande passione ed è proprio questa che fa ottenere grandi risultati.
Le maggiori soddisfazioni?
Far nascere una cucciolata sana e bella, vederli crescere e magari diventare campioni o comunque cani sani e felici: queste sono le soddisfazioni di un allevatore. Sono troppi i ricordi dei miei quattro zampe: se proprio dovessi sceglierne uno direi Asta, il mio primo Terrier Nero Russo, o forse l’ultimo. Pensandoci bene sono rimasto affezionato a tutti, perché sicuramente loro mi hanno dato di più di quello che io ho dato a loro. Ho troppi ricordi e troppi aneddoti di allevamento.
A quali standard ambientali e igienici si attiene nel suo allevamento?
I miei cani nel mio piccolo allevamento che assomiglia di più a una casa vivono liberi, sono ricoverati solo per la notte in box molto spaziosi dove mangiano e dormono. Che tipo di alimentazione seguono? Prevalentemente crocchette con aggiunta di una buona dose di carne cruda, vivono felici e longevi. Quanto ai criteri nella selezione, ogni allevatore ha i propri, ricorro a fattrici con hip score e, idem, stalloni, penso che l’istinto dell’allevatore sia innato, e anche una buona dose di fortuna.
A chi decide di prendere un cucciolo nel mio allevamento non chiedo nessuna garanzia: dopo venti anni ho una certa esperienza, se non conosco i nuovi proprietari e la loro famiglia non ho nessuna intenzione di vendere il cucciolo. Ho rinunciato a vendite negli Stati Uniti proprio per questo motivo. Il padrone ideale è chi viene da me solitamente non è uno sprovveduto, se vuole un Terrier Nero Russo, razza molto poco conosciuta, vuol dire che prima si è informato e ha letto.
Il padrone ideale è una persona equilibrata che vuole un compagno affidabile per molti anni. La mia soddisfazione più grande sono i miei clienti/amici che dopo aver perso il loro Terrier Nero Russo per vecchiaia o malattia mi telefonano che vogliono un altro Terrier Nero Russo.
A chi prende un cucciolo dal mio allevamento do tanti consigli, addirittura scrivo tutto quello che dico loro, ma il più importante è “portatemi spesso il cucciolo durante la fase di crescita”.
© Riproduzione riservata.