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Alaskan Malamute

di Giada Rigolli

Alaskan Malamute

In lui risiede il fascino delle regioni artiche, il fisico imponente e statuario lo fa sembrare invincibile. Inoltre, l’eleganza delle andature e del portamento gli donano un’allure unica. L’Alaskan Malamute prende il nome dalle tribù Inuit, i Mahlemuit, Mahle si riferisce probabilmente alla zona geografica, mentre Muit significa popolo. Questa popolazione viveva nei territori del Kotzebue Sound in Alaska e si serviva di questo cane per trainare le slitte, per la protezione dei villaggi dagli orsi polari e per cacciare le foche, primaria fonte di sussistenza degli abitanti.

Alaskan Malamute

Alla fine del XIX secolo cominciò la corsa all’oro, gruppi di americani si stabilirono lungo i fiumi alla ricerca della ricchezza, in quest’occasione vennero a conoscenza delle popolazioni indigene e dei loro cani. Il passatempo degli americani durante i lunghi inverni dell’Alaska, quando era impossibile cercare l’oro nei fiumi, era scommettere sulle corse dei cani da slitta e sulle gare di tiro pesante.

La selezione moderna dell’Alaskan Malamute inizia nel 1923, quando Eva Seeley, insegnante americana, si interessa alle razze nordiche col marito.

Alaskan Malamute

Così, insieme, si recarono nelle fredde terre del Nord alla ricerca di soggetti interessanti. Quando tornarono iniziarono ad allevare Siberian Husky e Alaskan Malamute, le due razze vennero riconosciute dall’American Kennel Club rispettivamente nel 1930 e nel 1935. Alcuni dei cani dei Seeley presero parte alla prima spedizione in Antartide. Purtroppo l’Alaskan Malamute venne quasi decimato durante la Seconda guerra mondiale perché reclutato dall’esercito, ma fortunatamente la razza riuscì a riprendersi grazie all’intervento di Eva Seeley e di suo marito che ripresero l’attività di allevamento, grazie all’inserimento di tre nuove linee di sangue.

Oggi il Malamute, per fortuna, rimane una razza non troppo diffusa, la selezione moderna ha cancellato ogni traccia di aggressività, ma resta un cane molto “lupino”. Dunque, in questa razza è ben radicato l’istinto sociale e gerarchico. Ciononostante si affeziona molto alla sua famiglia e diventa il compagno dei più piccoli con i quali adora giocare. È fondamentale preoccuparsi della socializzazione del cucciolo che dovrà abituarsi a diverse situazioni e a relazionarsi con persone, bambini e altri simili sin da piccolo.

Alaskan Malamute

L’Alaskan Malamute ama giocare e necessita di fare del movimento quotidiano, ciò che però sarebbe perfetto per lui è il traino, di una bici o di un carretto o magari, ancora meglio, di una slitta sulla neve.

Importantissima sarà anche l’educazione di base al fine di poterlo gestire al meglio e tenere sotto controllo, è un cane molto intelligente e sicuro di sé, non sempre risponderà al comando come un soldatino, ma ascolterà il padrone quando lo riterrà opportuno. Un Malamute non promette cieca obbedienza, ma giura completa collaborazione al padrone, poiché manterrà sempre una certa indipendenza e autonomia nel rapporto con il suo capobranco.

La Scheda tecnica dell’Alaskan Malamute

Alaskan Malamute

  • Razza: Alaskan Malamute
  • Origine: Usa
  • Impiego: Cane da slitta e da compagnia
  • Taglia: La taglia ideale è 63,5 cm per i maschi, mentre l’altezza ideale per le femmine è 58,5 cm, tuttavia non è di primaria importanza
  • Peso: 38 kg chilogrammi i maschi, 34 kg chilogrammi le femmine

Caratteristiche dell’Alaskan Malamute

  • Orecchie:Di media grandezza, ma rispetto alla testa risultano abbastanza minute. Sono di forma triangolare e leggermente arrotondate in punta. Inserite ben distanziate sui lati esterni del cranio
  • Testa: Ampia e profonda, ma non eccessivamente pesante, né grossolana
  • Occhi: A mandorla, obliqui, di colore marrone, molto espressivi
  • Zampe: L’ossatura di quelle anteriori è abbastanza pesante con metacarpi corti e forti; le posteriori sono larghe tra loro e abbastanza possenti, con cosce muscolose e ginocchia poco inclinate
  • Linea superiore del tronco: Il dorso è diritto e leggermente in discesa verso la groppa, il rene ben muscoloso
  • Tartufo: Il tartufo, le labbra e le rime palpebrali sono neri. Nei mantelli rossi è permesso il tartufo marrone
  • Collo: Forte e robusto, moderatamente arcuato
  • Coda: Portata sopra il dorso, ben guarnita di pelo e molto leggiadra, quasi fosse una piuma che ondeggia
  • Mantello: Ha un pelo di guardia fitto e ruvido, mai lungo o soffice e varia in lunghezza come pure il sottopelo, che è denso e lanoso. Il pelo, e la sua lunghezza, aumenta attorno alle spalle, al collo, lungo la schiena, sulla groppa, sulle culotte e sulla coda
  • Colore: i mantelli sono variegati, ma vanno dal grigio chiaro, con sfumature più scure fino al nero, al color sabbia, con possibili sfumature fino al rosso. Il bianco deve essere il colore predominante nella parte inferiore del corpo, oltre che avere un accenno sul muso. L’unico monocolore accettato è il bianco.

Aspetto Generale

Cane imponente, dall’ossatura pesante, strutturato per forza e resistenza, adatto, quindi, al tiro pesante. Infatti, dispone di una certa forza fisica, con torace profondo e un corpo forte e molto muscoloso. Ha un portamento molto fiero e un’andatura non leggera, ma neanche eccessivamente pesante.
Il fisico, temprato da un passato vissuto in Alaska, ha una resistenza eccellente.

Carattere dell’Alaskan Malamute

È un compagno leale e fedele, vivace in giovane età, molto più tranquillo in età adulta. Molto riflessivo e pacifico, solitamente accetta ben volentieri la compagnia dei simili. Si affeziona a tutti i componenti della famiglia, ma riconoscerà un padrone solo.

Cure mediche per l’Alaskan Malamute

Non necessita di cure particolari, una spazzolata settimanale può essere sufficiente, nei periodi di muta sarà meglio estendere la pulizia a due volte a settimana. È basilare scegliere una dieta bilanciata studiata col proprio veterinario.

Sport dell’Alaskan Malamute

Le lunghe passeggiate in montagna sono il suo passatempo preferito, o qualche gioco con il padrone, ma il traino è la sua vera passione, se non c’è la possibilità di fargli tirare una slitta sulla neve, basta provare con il bike joring, con lo scootering o anche con dei carrelli appositi.

Approfondimenti:

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