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Chow Chow

di Redazione Quattrozampe

Chow Chow
Dog Chow-Chow

Razza: Chow Chow
Origine: Cina
Impiego: cane da compagnia e guardia
Classificazione F.C.I.: gruppo 5 – cani di tipo spitz e primitivo
Taglia: maschi da 48 a 56 cm, femmine da 46 a 51 cm
Peso: da 25 a 30 kg
Aspetto generale: il Chow Chow è un cane ben proporzionato, di aspetto leonino, di corporatura compatta, solida e con portamento fiero e dignitoso; è reattivo e attivo e una delle sue caratteristiche più singolari è la lingua nero-bluastra

Il Chow Chow ha un look decisamente singolare e un carattere davvero originale.

È più una personalità che un cane: distaccato, orgoglioso e pacato, morigerato e sensato. Non si comporta avventatamente, non ama troppo il contatto fisico, non ha bisogno di mostrare i suoi sentimenti, che preferisce esprimere con discrezione solo a chi ama.

Croce e delizia di questo quattro zampe, il carattere, la personalità fuori dal comune e il comportamento così indipendente, riservato e orgoglioso, che se da un lato può non piacere ad alcuni, dall’altro è proprio ciò che fa innamorare tanti.

Carattere del Chow Chow

Originario della Cina, fu l’Inghilterra a scoprire il Chow Chow e farne da trampolino di lancio, modificando il cane che era per trasformarlo nel Chow Chow moderno che tutto il mondo conosce e apprezza. Cane da guardia, da caccia, tenuto anche come animale da compagnia. Ma probabilmente per secoli a nessuno è mai interessato lo stato d’animo di questo cane, forse lui non ha mai trovato conveniente mostrare i suoi sentimenti.

Il Chow Chow si mostra come un animale impassibile e indifferente. In realtà la razza nutre tanto affetto verso il suo proprietario, ma lo dimostra nel suo modo e nella sua misura. A modo suo, naturalmente. Si esprime silenziosamente, discretamente e la sua anima è nascosta dietro quell’espressione misteriosa, che solo l’oriente poteva dargli.

Il Chow Chow è un vero cane primitivo: istintivo, equilibrato e pacato, frugale e robusto, si lega soprattutto ad un membro della famiglia, pur affezionandosi a tutti gli altri. Con gli altri cani, e con i familiari, tende a formare un branco del quale ogni giorno non si stancherà di proporsi come il capo.

Non ama molto i bambini e questi, nonostante l’accattivante aspetto da orsacchiotto, non lo amano molto, perché non dà soddisfazioni; non ama l’interazione e non si presta a giochi, men che meno se sfrenati, come quelli che piacciono ai più piccoli.

Mantello e colori del Chow Chow

Il pelo del Chow Chow è di due varietà: lungo e corto; il primo è fitto, dritto ed eretto, non troppo lungo e ha anche un soffice sottopelo. Il corto è fitto, dritto, eretto e di tessitura felpata. E’ ammesso solo l’unicolore nero, blu, rosso, cannella (fulvo diluito), crema o bianco, spesso con sfumature in particolare nella parte inferiore della coda e delle cosce.

La varietà a pelo lungo necessita di essere spazzolato quotidianamente con una toelettatura più profonda almeno una volta alla settimana; maggiore attenzione è richiesta durante la muta. Il pelo corto è più pratico.

Cure e socializzazione del Chow Chow

Il Chow Chow non necessita di tantissimo moto, quindi anche una passeggiata di qualche chilometro ogni giorno gli è sufficiente. Attenzione ai colpi di calore, in particolare nei soggetti a pelo lungo.

Se qualcuno pensasse che vista la sua indipendenza si può lasciare solo diverse ore al giorno, sarebbe in errore. Nessun cane abbandonato a se stesso è un cane felice, nemmeno il Chow Chow che di richieste ne fa proprio poche, ma gode molto della compagnia silenziosa dell’uomo.

Molta attenzione va dedicata alla sua socializzazione: ogni cane per essere tranquillo, a suo agio, deve conoscere quante più situazioni possibili. Non è addestrabile, ma questo non vuol dire che è un cane maleducato, anzi, la sua nobiltà e la sua antichità lo vogliono impeccabile anche sotto questo punto di vista. Il proprietario, con pazienza e massima coerenza, dovrà fargli capire semplicemente ciò che è accettato e ciò che è sconveniente.

Di Sofia Golden (riproduzione vietata)
Foto di Roberto Della Vite

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