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Attenzione al forasacco

di Redazione Quattrozampe

Cane che corre nel prato

Forasacco: una parola che suscita non poco timore nei proprietari di cani. È la più tipica delle spighe di graminacee, ma con questo termine si identificano spesso erroneamente anche altre piante (per esempio l’orzo selvatico) che hanno forma simile. Spighe che somigliano a un arpione e, quando entrano accidentalmente nel corpo o nei tessuti, non escono con facilità, ma tendono a progredire verso l’interno, sempre più in profondità.

Il caso più tipico riguarda l’orecchio: il forasacco vi può entrare durante la passeggiata in giardino. Il povero cane manifesterà fastidio, comincerà a scuotere la testa, a volte camminerà col capo piegato dal lato colpito. Ma non è questa l’unica evenienza: l’odiosa spiga potrà entrare nell’occhio (il cane lo terrà chiuso e si formerà una secrezione purulenta), nel naso (fortissimi starnuti con grande fastidio e scolo sanguinolento), o tra le dita (tumefazioni e ascessi anche molto dolenti).

Più grave, ma per fortuna anche più rara, è la penetrazione nei bronchi (avviene quando il cane corre a bocca aperta), che può provocare broncopolmonite o pneumotorace potenzialmente mortali. Sono possibili molte altre localizzazioni, ognuna con particolari sintomi, impossibile descriverle tutte. Lo scopo di quest’articolo è solo di mettere in guardia: cerchiamo di portare a giocare il cane in prati il più possibile curati, e facciamo molta attenzione alla repentina insorgenza di tutti i sintomi appena descritti, valutando se il nostro cane abbia potuto incontrare il pericoloso forasacco.

Se ciò dovesse accadere, sarà importante rivolgersi il più presto possibile al medico veterinario, che verificherà la presenza del corpo estraneo e lo rimuoverà prima che penetri in profondità.

 

di Alessandro Arrighi
foto di Shutterstock

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