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Cani obesi: a Torino c’è allarme

di Redazione Quattrozampe

Cani obesi: a Torino c'è allarme

Un problema che riguarda soprattutto gli animali che vivono in casa, e molto spesso, la colpa è dei padroni che si lasciano intenerire dai loro occhioni dolci e cedono alle loro richieste di cibo senza porsi il problema e senza farli muovere abbastanza. Così, per evitare che il peso in più diventi un vero e proprio pericolo per la loro salute, in Piemonte stanno nascendo sempre più piscine dove i cani possono muoversi, giocare e fare anche acquagym. Nascono così dog trainers e dietologi per gli animali, figure dedicate al benessere fisico dell’animale.

È l’Asl di Torino, da cui dipende l’anagrafe canina, a inquadrare le dimensioni del fenomeno. Alberto Colzani, dirigente responsabile del Servizio veterinario dell’Asl di Torino spiega: «È vero che ci sono razze più predisposte di altre a ingrassare come cocker, golden retriever, labrador, basset hound e beagle.
Ma spesso il responsabile è invece il padrone: biscotti, cioccolato, avanzi del pranzo possono essere nocivi per il metabolismo canino
».

E così facendo, si vedranno sempre più spesso gli amici a quattro zampe in sovrappeso.

Esattamente come per l’uomo, l’obesità non è solo un problema estetico, ma può aumentare il rischio di contrarre patologie anche molto gravi. «Come il diabete, — precisa Colzani — per questo è importante intervenire in tempo. Per far dimagrire il proprio amico si deve unire una dieta corretta al moto. Lui potrà fare anche gli occhi dolci sotto il tavolo, ma non bisogna farsi intenerire». I cani più a rischio obesità sono quelli anziani, quelli sterilizzati e più in generale quelli che vivono in appartamento e fanno poco movimento.

In base ai dati forniti dall’Asl, il 40% dei cani in sovrappeso e obesi sono di taglia media, il 33% grande. Inoltre, alcuni studi veterinari affermano che basta il 20% del peso in più per causare gravi problemi di salute: se il 31% dei cani di peso normale soffre di una qualche malattia, questa percentuale sale vertiginosamente fino al 57% in quelli obesi, per i quali la possibilità di soffrire di osteoartrite triplica e le patologie cardiocircolatorie raddoppiano.

È bastato correggere l’alimentazione e stimolare il cane a muoversi di più per riscontrare una perdita media dell’11% del peso nel 97% dei casi.

La soluzione esiste

Per cercare di arginare il problema, in Piemonte stanno attuando una soluzione molto creativa. Muoversi in acqua, oltre a offrire un divertimento per i cani torinesi, permette loro di bruciare molte calorie. L’associazione FedEle dog trailer il 1° maggio ha inaugurato a Lessolo, nel Canavese, una piscina all’aperto dedicata ai nostri amici a quattro zampe.

«I cani di ogni razza accompagnati dai loro padroni, che potranno entrare in acqua con loro — spiega Cristiana Tinello, istruttrice del centro — oltre a nuotare liberamente avranno la possibilità di provare un percorso educativo e di potenziamento muscolare attraverso l’idroterapia. In questo caso però entra in gioco anche l’istruttore. In generale il lavoro in acqua è utile anche per i cani con displasie oppure obesi».

Costa solo 14 euro l’ora a cane ma se si richiede l’assistenza di un’istruttrice il prezzo sale a 24 euro.

Sempre nel Canavese, c’è Vauda Beach: le “lezioni” di acquagym si tengono nella grande vasca a tre livelli diversi di profondità. «L’effetto dimagrante — spiegano alla struttura — è valido soprattutto grazie all’idromassaggio indotto dagli spostamenti della massa liquida durante la ginnastica, che tende a snellire e modellare il corpo del cane, eliminando i gonfiori e rassodando i tessuti. E non è difficile: i movimenti sono gli stessi che il cane pratica sul terreno».

Fonte: Repubblica Torino

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