Il mondo della pallina
Viaggio nella mente del cane per capire cosa significhi per lui questo importante gioco. Ecco come svolgerlo al meglio, abbassando l’istinto predatorio e possessivo, ma soprattutto rafforzando la sua voglia di collaborare e comunicare con noi
Provate a chiudere gli occhi per qualche secondo e pensate a un cane che gioca in modo libero e gioioso: non ditemi che non vi è venuta in mente l’immagine di un quattro zampe che vi corre incontro con la sua pallina in bocca. Ogni qualvolta tratto l’argomento gioco con persone che mi chiedono consigli sulla gestione del cane, una delle domande che faccio è riferita alla loro tipologia ludica e la risposta finisce sempre per essere “pallina, treccia ed, eventualmente, legnetto”. Ma, indipendentemente dall’oggetto in questione, la modalità è sempre la stessa: lancio e tira e molla. Va detto che le modalità appena descritte sviluppano solo le motivazioni predatoria, cinestesica e possessiva rendendo il cane sempre più agitato e difficile da gestire. Sulla pallina si potrebbero scrivere pagine infinite con indicazioni, suggerimenti e prescrizioni da seguire per utilizzarla in modo ludico educativo: ma cerchiamo di affrontare al meglio tutti gli aspetti.
Definire la pallina un semplice gioco è riduttivo, semmai va considerata come uno strumento per svolgere vere e proprie attività. Iniziamo analizzando tre punti di vista differenti con i quali interpretare questo portentoso oggetto…
Articolo pubblicato su Quattro Zampe aprile 2021
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