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La narcolessia nei cani

di Redazione Quattrozampe

Labrador Retriever

La narcolessia è tra le principali cause di eccessiva sonnolenza diurna nei cani. La prima descrizione della narcolessia nell’uomo è stata effettuata da Westphal nel 1877, e l’anno successivo da Fischer . Nel 1880 un neuropsichiatria francese, Gelineau, battezzò questo disturbo chiamandolo narcolessia. Fu proprio Gelinau a riconoscere nella narcolessia una vera e propria patologia clinica. Successivamente furono fatti numerosi studi. Tra i numerosi possiamo citare quelli di Lowenfel che nel 1902 rilevò, come avevano già osservato precedentemente Westphal e Fischer, un’associazione tra l’eccesiva sonnolenza e gli episodi di debolezza muscolare. Questa debolezza muscolare più tardi verrà definita come cataplessia. La narcolessia nei cani è stata descritta per la prima volta nel 1973. L’EDS (eccessiva sonnolenza diurna) e la cataplessia, sintomi che caratterizzano la narcolessia umana, sono stati evidenziati anche nei cani. Studi effettuati successivamente hanno confermato l’ipotesi che: in alcune razze di cani come il Dobermann ed il Labrador, tale patologia viene trasmessa tramite un singolo gene recessivo. La narcolessia sia nell’uomo che nel cane determina alterazioni comportamentali piuttosto evidenti. Evidenziamo nei soggetti con questa patologia un’eccessiva sonnolenza diurna (EDS) e cataplessia causate da stimoli emozionali. Con l’acronimo EDS ci riferiamo all’eccessiva sonnolenza diurna che talora si manifesta in modo insidioso nell’arco degli anni, (senza che il proprietario se ne accorga), talora si manifesta improvvisamente. È caratterizzata da microsleeps della durata di 10-20 secondi. Con cataplessia s’intende un’improvvisa perdita del tono muscolare (indotta da fattori emozionali forti). Talora può essere determinata anche da emozioni improvvise ed inaspettate. Durante l’attacco il soggetto cade a terra e si trova impossibilitato a muoversi. I muscoli volontari sono completamente rilasciati. Riscontriamo talora anche vere e proprie allucinazioni ipnagogiche (ovvero perdita del controllo muscolare) e paralisi temporanea, spesso associata alle allucinazioni ipnagogiche. Eziologia La causa di questa malattia è legata ad un neurotrasmettitore, l’orexina noto anche come ipocretina. Si tratta di un neuropeptide, identificato per la prima volta nel 1998. In alcune razze di cani come il Dobermann e Labrador Retriever, la narcolessia sembrerebbe legata ad una particolare mutazione genetica dei recettori dell’orexina. Questa patologia si riscontra anche nei cavalli che sembrano particolarmente esposti a questa crisi quando vengono sellati.   di Irene Cassi foto di Shutterstock

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