Mangiare in modo corretto: importantissimo per loro!
Dare da mangiare in modo corretto i nostri amici a quattro zampe è fondamentale per mantenerli in buona salute. Nel 1800, infatti, il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach asseriva che “Siamo quello che mangiamo”, sostenendo che un popolo può migliorare migliorando la propria alimentazione .
Il legame stretto tra ciò che si mangia, lo stato di salute o lo svilupparsi di alcune malattie è riconosciuto fin dall’antichità. Nel 475 a.C. Anassagora sosteneva che nel cibo esistono dei principi che vengono assorbiti dal corpo umano e usati come componenti “generativi”. Nel 400 a.C. Ippocrate diceva “Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo” .
Dare da mangiare loro solo le cose migliori
Questa visione sembrava essere molto più filosofica che scientifica, ma con il passare degli anni si è capito e approfondito che l’educazione alimentare e le sue regole con una dieta bilanciata, corretta e misurata sono alla base di un organismo più sano .
Questo concetto, si è esteso, con gli anni, anche nel mondo del pet-food. Proprio riguardo a ciò, il professor D. Grandjean responsabile, insegnante e ricercatore in nutrizione Animale alla Scuola Veterinaria di Alfort è riuscito a esprimere un concetto davvero significativo: “il cane non è un uomo, un gatto non è un cane piccolo” .
Carnivori a quattro zampe
Sia il cane che il gatto appartengono entrambi all’ordine “Carnivora”, ma in realtà il vero carnivoro è solo il gatto. Il cane, infatti, vivendo ormai da moltissimi anni in simbiosi con l’uomo può essere considerato un semi-carnivoro, quasi un onnivoro, perché al pari dell’uomo, tollera sia alimenti di origine animale che vegetale .
Vivendo in prossimità degli accampamenti umani nutrendosi degli scarti dell’alimentazione umana, ha fatto sì che i cani cominciassero ad assumere nella dieta farinacei, proteine di vario tipo ed olii di vario genere .
Il gatto, invece, si nutre sostanzialmente di carne o di piccole prede vive che ama cacciare e fa fatica a sopravvivere senza l’assunzione di proteine animali. Solo il 20% circa della dieta giornaliera è costituita da alimenti di derivazione non carnea .
A cura di Valentina Maggio
Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
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