L’otite nei cani: cause e terapie
L’otite è una di quelle infezioni/infiammazioni che possono colpire l’orecchio esterno del cane, il quale comprende padiglione, condotto uditivo e timpano. E’ davvero fastidiosa – a volta anche molto dolorosa – e i sintomi più frequenti sono prurito e cattivo odore.
Forte dolore nei casi più gravi
Nei casi di otite più gravi il paziente ha un fortissimo dolore, che lo esaspera e lo porta a essere iper-reattivo e mordace. I responsabili sono parassiti, batteri e miceti, come in altre malattie; particolari e interessanti sono le cause predisponenti: il condotto uditivo è una piega della cute, molto ricca di ghiandole che producono il cerume, perfetto cibo per germi e parassiti. Questa piega è piuttosto profonda e non ben areata, ideale per lo sviluppo di infezioni/ infestazioni.
I soggetti più colpiti
In alcune razze l’orecchio pendulo tende a mantenere chiuso il condotto, favorendo la formazione di un ambiente caldo-umido gradito ai germi, che vi si riproducono beatamente. In altre razze (Barboncino) all’interno del canale crescono peli che provocano ristagno delle secrezioni, arrivando allo stesso risultato.
Esiste poi il problema allergie: la pelle è l’organo più colpito e l’orecchio esterno non è che una parte della stessa, per cui con facilità un cane allergico soffrirà anche di otite.
La terapia
La chiave della terapia sono i trattamenti locali con medicamenti capaci di uccidere i microbi e con prodotti di lavaggio, importantissimi perché rimuovono i detriti presenti nel condotto (cerume ed essudati infiammatori) che, se in eccesso, costituiscono un “muro” invalicabile ai farmaci. Terapie per via generale potranno affiancare quelle per via locale, ma non sostituirle. L’otite è sempre dure a guarire e, purtroppo, in alcuni casi si procede chirurgicamente rimuovendo il condotto uditivo malato o, nelle situazioni più complicate, anche la bolla timpanica.
Di Alessadro Arrighi (Riproduzione vietata)
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