Parassiti intestinali: meglio prevenire
I parassiti intestinali possono causare dimagrimento, anemia e altro. I più frequenti sono i vermi. Consigliato un trattamento antiparassitario interno, da ripetere, o almeno, un esame delle feci di controllo. Non è raro, specie al ritorno dalle vacanze, notare che il nostro cane sia dimagrito e abbia disturbi intestinali ricorrenti. Questa sintomatologia può essere causata da vari fattori, tra i quali non dobbiamo trascurare i parassiti intestinali. Durante le belle stagioni di solito il cane fa più vita all’aria aperta, scorrazza per i prati, scava buche e si rotola sull’erba, facilmente può ingerire residui di cibo trovati all’aperto, e altrettanto facilmente può bere acque sporche. Sono tutti fattori predisponenti alle parassitosi. I parassiti più frequenti sono i vermi. Tra questi ricordiamo quelli che il cane assume direttamente dal terreno, perché sono i più frequenti e possono colpire anche gli animali più “educati”, che non vanno a cercare cibi avariati: Ascaridi, Ancylostomi e Tricocefali. I primi possono passare del tutto inosservati o dare sintomatologia generalmente lieve e cronica: diarree ricorrenti, dimagrimento, lieve anemia. Gli Ancylostomi sono ematofagi, e quindi, nelle infestazioni massicce, oltre ai disturbi a carico del tratto gastroenterico, possono dare anemie anche gravi. Sia Ascaridi che Ancylostomi possono penetrare per ingestione o attraverso la cute; in quest’ultimo caso potranno essere presenti lesioni della pelle degli arti. I Tricocefali vengono ingeriti e si sviluppano nell’intestino cieco, a carico del quale provocano una infiammazione cronica che si manifesta con alterata fermentazione, gonfiore, diarrea e vomito. Più rara è l’infestazione da protozoi, quali le Giardie, presenti nelle acque stagnanti, che danno delle enterocoliti piuttosto importanti, ad andamento ricorrente, causando deperimento e disidratazione. Come si può vedere le malattie conseguenti a queste infestazioni sono tutte simili tra loro, e poco distinguibili da altre patologie a carico del sistema digerente. È per questo che, alla fine dell’estate, molti veterinari consigliano un trattamento antiparassitario interno o, almeno, un esame delle feci di controllo. Una raccomandazione: se si effettua un trattamento contro i vermi bisognerà ricordarsi di ripetere la somministrazione dopo un periodo che verrà indicato dal veterinario; il farmaco agisce solo sui parassiti già adulti o quasi, per cui una dose isolata non sarebbe efficace contro le forme larvali eventualmente presenti nell’organismo del cane. Più complesso il discorso relativo ai protozoi, che affronteremo un’altra volta, ossia la Giardia già citata prima. Di Alessandro Arrighi (Riproduzione vietata) Foto Shutterstock
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