Prendersi cura del manto e del benessere del cane e del gatto
Avere un amico a quattro zampe vuol dire prendersi cura del pelo, delle unghie, dei denti. Insomma, occuparsi di lui a 360° e non solo nei momenti di divertimento e gioco. Cani e gatti solitamente sono animali puliti, che dedicano parte del loro tempo a pratiche igieniche per eliminare sporco e parassiti, lisciare la pelliccia e districare i piccoli nodi che a volte si formano sul mantello. I pet, quindi, necessitano di attenzioni e cure quotidiane ordinarie e straordinarie per far sì che la loro salute psicologica e fisica venga sempre salvaguardata. È molto importante che queste pratiche vengano insegnate fin dalla tenerissima età, cioè le prime settimane di vita in modo che diventino manipolazioni di routine senza creare particolari problemi al nostro amico peloso.
Prendersi cura del manto e della pelle
La pelle e il manto del cane o del gatto aiutano a proteggerli in caso di aggressioni esterne. Per fare in modo che il vostro amico sia in perfetta forma, occorre preoccuparsi anche del suo pelo. Quest’ultimo è composto per il 95% da proteine, regola la temperatura corporea e ha funzioni estetiche e comunicative (come ad esempio la paura). La cute, invece, è l’organo più esteso dell’animale ed è una riserva d’acqua ed elettroliti. L’epidermide è meno spessa, ha un pH medio di 7.0 (cane) e 6.5 (gatto) e la crescita del pelo é ciclica, invece il pH medio dell’uomo è di 5.5 e la crescita del pelo è continua.
Obiettivo pelle
La pelle, inoltre, è protetta da uno strato di lipidi prodotti dalle ghiandole sebacee distribuite su tutta la superficie corporea e hanno un’importantissima funzione protettiva e nutriente. Proprio per non seccare la pelle rendendola, quindi, più sensibile all’aggressione di agenti esterni (batteri, lieviti, parassiti), in buone condizioni di salute, il bagno non deve essere effettuato più di una volta ogni 20-30 giorni. Se il vostro amico vi segue durante le vacanze estive fa dei bagni in mare, è fondamentale poi risciacquarlo ripetutamente con acqua dolce al fine di rimuovere qualsiasi residuo di sale, dannosissimo per l’equilibrio della cute. Una spazzolatura regolare è fondamentale per eliminare polveri, terra ed eventuali nodi nel caso di animali con un manto piuttosto lungo e folto. Un altro vantaggio della spazzolatura regolare è quello di ripristinare e aumentare la microcircolazione. Prendersi cura del manto è quindi un’operazione dai vantaggi non solo estetici.
Pelo setoso e lanoso
Per il pelo lanoso e arricciato sono consigliabili cure quotidiane, con l’aiuto saltuario di un cardatore. Per il pelo setoso si può utilizzare una spazzola a punte arrotondate e un pettine. Per gli esemplari a pelo lungo e sottopelo folto la spazzolatura va fatta da dietro in avanti sul dorso e dal davanti all’indietro sui fianchi. Il pettine serve, poi, a sciogliere ogni nodo resistente. Per facilitare la spazzolatura, per districare il pelo e proteggerlo dagli agenti esterni sono anche consigliati degli spray “scioglinodi”.
Quando i nodi vengono al pettine
La frequenza delle operazioni di spazzolatura è variabile. I soggetti a pelo corto, ad esempio, hanno bisogno di meno cure rispetto a quelli a pelo lungo, che dovrebbero essere spazzolati con attenzione dopo ogni passeggiata per accertarci che nel mantello non rimangano impigliati pezzetti di sporcizia o le pericolose spighette di avena selvatica, che possono addirittura penetrare nella cute, nelle orecchie e nelle vie respiratorie del nostro amico provocando spesso gravi danni per la loro salute. Nei cani a pelo lungo e con folto sottopelo la spazzolatura quotidiana dovrebbe essere fatta in direzione coda-testa sul dorso e nella direzione opposta sui fianchi. Nel gatto la spazzolatura ha anche il pregio di evitare che possa ingerire eccessive quantità di pelo morto che, poi, si ripresentano sotto forma di palle di pelo (tricobezoari). Quando il gatto ha un pelo molto lungo e folto e ingerisce grosse quantità di pelo, a volte può succedere che i tricobezoari possano non essere rigurgitati e in quel caso provocare danni anche seri, che vanno dalla semplice stitichezza alle ben più gravi occlusioni intestinali.
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