Proprietario di un cane: guida accreditata
Essere, da parte del proprietario, una guida accreditata, a cui affidarsi in tutte le situazioni problematiche, è importante proprio per il benessere del cane e per facilitare le relazioni sociali con il prossimo. Per poter assumere questo ruolo la persona deve manifestare nella relazione con il cane alcune qualità: deve essere in grado di ingaggiare il cane in una molteplicità di attività, proprio come farebbe il mister di una squadra, deve dare sicurezza al cane nell’intersezione con il mondo esterno, dev’essere presente nella quotidianità del cane, deve avere fermezza nell’intraprendere direzioni e attività, dev’essere coerente e costante nei suoi comportamenti.
La leadership non è solo fars ubbidire
Spesso si sottolinea che questa capacità di leadership sia necessaria per farsi obbedire dal cane e per poterlo gestire, io aggiungo che questa qualità è fondamentale anche per facilitare la relazione del cane con il mondo esterno, giacché quanta più autorevolezza avremo sul nostro cane tanto più lui si affiderà al nostro comportamento ovvero si sintonizzerà sul nostro stile. Spesso questa necessità viene fraintesa o negletta, per una sorta di proiezione antropomorfica, per cui vorremmo che il cane avesse caratteristiche che viceversa non ha.
Il cane deve seguire il leader
Poi ci si lamenta se il cane ha atteggiamenti conflittuali con il mondo, quando invece è normale che il cane senza una guida autorevole si debba affidare necessariamente al proprio etogramma che gli dice che gli estranei vanno tenuti a debita distanza. Questo peraltro significa che occorre sempre vigilare sulle relazioni sociali del proprio cane, anche quando abbiamo la certezza del suo carattere mite e pro sociale, soprattutto allorché il cane venga in interazione con un bambino. Non bisogna mai lasciare un bambino al di sotto dei cinque anni da solo con il cane, perché entrambi non hanno piena consapevolezza delle conseguenze delle azioni. La socialità del cane è una risorsa importante e proprio per questo occorre valorizzarla e proteggerla da possibili zone di criticità.
A cura di Roberto Marchesini, Direttore del Siua (www.siua.it)
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