Sul letto: con Fido si può?

di Redazione Quattrozampe

Fido sul letto

Una delle convinzioni ancora radicate circa la “corretta” educazione dei cani è che, in nessun caso, si possa accettare di farli salire sul letto o sul divano. Gli istruttori cinofili che insistentemente affermano questa regola sono, per la maggior parte, ancora legati a metodologie addestrative basate sul concetto della dominanza, oramai ampiamente screditato dal mondo scientifico.

Secondo queste teorie, il cane al quale veniva data la possibilità di dormire sul letto, acquisiva informazioni incoerenti circa il ruolo da lui occupato in una fantomatica scala gerarchica o, peggio ancora, arrivava a percepirsi come “dominante” e decideva di comandare lui.

Dorme sul letto, questione di dominanza?

cane-sul-lettoIl concetto di “dominanza” è stato molto discusso negli ultimi anni. Quando si parla di “comportamento del cane” alcuni tendono ad usare questo termine con sicurezza, mentre la maggior parte del mondo scientifico lo evita del tutto o lo utilizza chiarendone bene il significato.

La dominanza non è una caratteristica comportamentale o una motivazione individuale e non è sinonimo di territorialità o aggressività, ma semplicemente descrive la qualità di una relazione sociale tra due o più individui nel tempo, vale a dire in seguito a numerosi e ripetuti incontri.

Comportamento sociale di cani e lupi

Per molti anni si è teso a traslare il comportamento sociale del lupo a quello del cane e, peggio ancora, alle relazioni sociali tra cane e uomo.

Oggi sappiamo che questo approccio è stato errato e che esistono molte differenze nel comportamento sociale tra lupi e cani. Nelle specie altamente sociali la determinazione del rango può essere complessa, fluida, relativa al contesto e dipendente da una moltitudine di fattori. È spesso difficile stabilire in maniera accurata la gerarchia o anche stabilire se esiste una gerarchia.

Loro sanno che non siamo canicane-sale-sul-letto

Sappiamo, inoltre, che i cani sono in grado di adattare il loro comportamento e, nonostante quando interagiscono con noi utilizzino molti dei segnali comunicativi intraspecifici, sanno perfettamente che noi non siamo cani.

La posizione “Alfa”

C’è stato a lungo un principio errato secondo il quale i cani desiderano avere la posizione “alfa” sia rispetto agli altri cani che rispetto all’uomo e che la maggior parte dei problemi comportamentali del cane in famiglia fosse in relazione allo status.

Il risultato è stato lo sviluppo di una serie di “principi di dominanza”: il cane non può salire sul letto, deve mangiare dopo il proprietario, non deve avere giochi a disposizione, deve uscire per ultimo dalle porte, non deve ricevere attenzioni, e così via. Tali pratiche (assolutamente infondate da un punto di vista scientifico e spesso anche di buon senso) hanno portato all’utilizzo di metodi spesso minacciosi per il cane e, più in generale, alla insorgenza di disordini comunicativi e relazionali tra il cane e la sua famiglia umana.

 

 

 

A cura di Ludovica Pierantoni – Medico veterinario, dipl. Ecawbm, specialista in Etologia applicata e benesser e degli animali,master in medicina comportamentale, r esp. Can SSDRL Napoli

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