Tutti al centro di agility dog “Le Orme di Reo”
Al centro di agility dog “Le Orme di Reo” si formano i campioni e si curano i cani con problemi comportamentali. Tutto grazie all’amore per la cinofilia, al gioco, alla voglia di socializzare e di migliorare le coppie uomo-animale.
Non c’era più feeling tra Sara e il suo bellissimo Border Collie Keeper.
Forse non c’era mai stato fin dall’inizio, a causa di indirizzi sbagliati durante la relazione “a sei zampe”. Un completo distacco dalla sua proprietaria, peggiorato da una brutta avventura vissuta da cucciolo con un molossoide, che aveva sviluppato in Keeper una forma importante di aggressività intraspecifica da paura. Poi Sara decide di chiedere aiuto al centro cinofilo “Le Orme di Reo”, sperando che l’agility dog potesse aiutare la loro relazione.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Margherita Pecorelli, Presidente del centro cinofilo “Le Orme di Reo””] Il centro era operativo da pochissimo. Keeper aveva solo un anno. La situazione si presentava davvero complessa: appena sganciato il guinzaglio, lui si allontanava vistosamente da Sara senza che ci fosse alcun modo di farlo tornare, e qualsiasi cane fosse a vista, anche fuori dal perimetro del campo, scatenava reazioni ingestibili del Border Collie.[/penci_blockquote]
Nel campo di agility, Keeper era refrattario a qualsiasi forma di conduzione.
Keeper andava per i fatti suoi senza controllo e senza disciplina alcuna. Non c’era alcun binomio, non c’era relazione e l’aggressione subita generava reazioni esagerate in Keeper alla vista di qualsiasi altro cane. Ma sentiamo direttamente dalla responsabile, Margherita Pecorelli, come è andata a finire la storia, che per fortuna ha un bel “Happy-end”.
Margherita, in pratica per Sara il rapporto col suo cane era un incubo…
Appunto. Le passeggiate erano un tormento, con l’ansia di incrociare altri animali. Non poteva scioglierlo, perché riprenderlo era sempre un’impresa. Nel campo di agility, per quanto sembrasse dotatissimo, il cane sceglieva in assoluta autonomia cosa fare. E in tanti le avevano detto di lasciar perdere, perché in una situazione così non c’era soluzione. Dopo aver provato con punizioni varie, aveva deciso di venire da noi fin dall’Abruzzo, perché durante un corso istruttori di agility dog Fisc aveva conosciuto Ruggiero Rociola e Alfonso Sabbatini che, invece, le avevano offerto parole di incoraggiamento.
Come è avvenuto l’incontro con l’istruttore plurititolato a livello nazionale ed internazionale Christian Oggioni?
Il giorno che Sara arrivò da noi c’era anche Christian Oggioni che colse immediatamente la problematica del cane, il quale, tra l’altro, neppure giocava. Con Christian partimmo proprio da lì, dal gioco, un elemento fondamentale per stabilire una buona relazione col proprio cane. Con tanta pazienza iniziammo a lavorare sul rapporto tra Sara e Keeper, sul gioco e sulla fiducia. Ci volle un po’ di tempo, ma Keeper iniziò a giocare a tira e molla con la sua proprietaria. Il progresso era minimo, ma bastò a Sara per non rinunciare e continuare a ignorare quanti le ripetevano che oramai, data l’età del cane, avrebbe dovuto rinunciare all’agility e accontentarsi di passeggiate notturne.
“Approfondimmo insieme gli aspetti di base dell’educazione e del comportamento canino.”
Il caso volle che l’anno seguente ospitassimo l’edizione successiva del corso istruttori: Sara decise di frequentarlo e lo fece con grandissimo impegno, forte della propria motivazione personale, unendo il lavoro tenace al campo, con ciò che imparava durante il corso. Sviluppò tantissimo la propria capacità di “leggere” i segnali di Keeper, di anticiparne le emozioni e di intercettarne l’interesse tanto da sintetizzare il proprio lavoro nella tesina di fine corso.
Che tipo di approccio avete adottato con Keeper?
Adottammo un approccio basato su una relazione esclusiva, sul rinforzo differenziato di comportamento incompatibile, prima, e alternativo, poi, introducendo sempre più cani nell’ambiente di lavoro. Aumentammo il livello di gratificazione dell’agility e con essa la motivazione. Insomma, tanto lavoro e tanto amore. Per farla breve, ora Keeper è legatissimo alla sua proprietaria, se lasciato libero neppure si allontana e torna spontaneamente e con allegria, e non c’è nulla, né un altro cane né una femmina in estro, che possano distrarlo da un percorso di agility. Le passeggiate in città sono spensierate e divertenti. Oggi sono un binomio fantastico e pronto al debutto. Non è un caso se Keeper è il cane “copertina” sulla grafica delle Orme di Reo.
Avete formato anche binomi che poi si sono fatti valere?
Certo. Basta ricordare la storia di Giacomo Marconi, un ragazzo umile e profondamente appassionato di agility, approdato alle Orme di Reo nel luglio 2016. Con le sue qualità e la sua passione ha creato una bellissima squadra e con la sua fantastica meticcia Nala in brevissimo tempo ha scalato i principali podi nazionali e internazionali, salendo alla ribalta del Wac, del Wao e dell’Imca, e portando a casa più di un titolo di Campione del Mondo. Con lui, diversi allievi, a loro volta stanno crescendo nella propria carriera agilistica.
Che soddisfazioni provate nello svolgere attività cinofile interagendo con animali che da voi si divertono e migliorano carattere, socializzazione e performance?
A motivarci è l’amore per lo sport, il piacere della socialità e il rispetto per il cane, che da sempre si caratterizza per il suo rapporto con l’uomo, per la carica affettiva e sociale che lo contraddistingue, la sua natura collaborativa e volenterosa che lo rendono un partner e un amico impareggiabili.
“Qui al centro “Le Orme di Reo” promuoviamo gli sport cinofili quale mezzo per raggiungere il benessere psicofisico dei binomi”, dice Margherita Pecorelli.
Lavorare correttamente col proprio cane è piacevole, divertente e porta molte soddisfazioni, crea occasioni di socializzazione, arricchisce l’esperienza individuale e, non ultimo, migliora il rapporto tra uomo e cane, riducendo tutte quelle incomprensioni che, troppo spesso, portano a disagi in famiglia, in appartamento o in passeggiata. Il cane è un animale che ha molto da offrire, sia affettivamente, sia operativamente ma, soprattutto, in termini di genuinità di valori ed autenticità di esigenze. Vedere i binomi che si divertono, persone felici e cani sereni, operosi e integrati, condividere una vera e propria amicizia, ingaggiare un sano agonismo sportivo basato su relazioni genuine e naturali è, per noi, un vero successo e fonte di enorme soddisfazione.
Che attività svolgete al centro “Le Orme di Reo”?
Principalmente agility dog ed educazione, ma presto attiveremo il percorso di certificazione di Impronta Urbana e di formazione per la Rally-O. Crediamo molto nella formazione e in questo senso offriamo corsi e stage, come quelli sulla preparazione atletica del conduttore, sulla preparazione atletica del cane, sulla gestione del cucciolo da agility, oppure il corso di formazione per istruttori di agility dog di terzo livello che due anni fa ha avuto un grandissimo successo, preparando figure validissime e arricchendo il know how stesso del centro, tanto che abbiamo deciso di riproporlo a partire dal prossimo settembre, e il corso per istruttori di impronta urbana.
Guarda i video del centro cinofilo “Le Orme di Reo”.
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