Al mare con il cane: una storia di famiglia

di Redazione Quattrozampe

Al mare con il cane

Comincia la vacanza al mare con il cane per la famiglia composta da Lucia, Viola e Sofia, assieme a Enrico e alla cagnolona Wendy. Destinazione Bacino d’Arcachon, Aquitania del sud. Ecco il racconto di un viaggio meraviglioso, con le parole di Arianna Techel. (per informazioni: www.aritechel.it)

Via, si parte!

Al mare con il cane“Partiamo? Sì, dai, forza, che abbiamo un sacco di strada da fare!”. Urla ogni volta il marito nelle mie orecchie. Quando carichiamo la macchina c’è sempre quella frenesia che ci agita.

Di solito funziona così: la ragazza pelosa si adagia silenziosamente in un angolo fresco del garage, ci osserva nelle nostre scene di delirio da “riempi il baule più che puoi” fino a farlo esplodere; le bambine corrono per il garage festanti, la piccola di casa inizia a disfare i sacchetti perché vuole il tal gioco o un biscotto o la bambolina, proprio quella lì che sta in fondo a tutto.

Questa volta si accontenta di cinque biscotti: la sua manina è piccola, i biscotti sono grandi, Wendy è golosa. Le briciole iniziano a cadere sul pavimento e il cane con grande meticolosità risucchia tutto anche se ambirebbe a un biscotto intero. Poi inizia il gioco più bello: un pezzo a me, un pezzo a te. Ok, ok, va bene così, basta che nessuno strilli per i prossimi dieci minuti! Nel frattempo riusciamo a caricare tutto, la macchina è pronta, imbottita come un big-panino, ma pronta!

Al mare con il cane, ma prima tutti in auto!

“Wendy, bambine, dai, ci siamo!”. Wendy tergiversa un po’, si avvicina lentamente alla macchina e poi con tutta la grazia di cui è dotata fa un gran balzo. A volte serve un piccolo aiutino, dipende da quanto è convinta di salire, poi, fiduciosa, si accuccia nella sua postazione facendo un gran sospiro: “ok, ho capito che devo starmene qui buona!”. Le bambine si inteneriscono sempre quando la vedono sdraiata nella sua cuccetta.

C’è l’immancabile rituale stropicciamento del muso, baci e carezze… temono che lei, lì dietro da sola, si senta triste. “Bambine, tranquille le terremo compagnia con le nostre voci starnazzanti non appena inizieremo a cantare!”.

Si parte per Aquitania, in Francia

Al mare con il caneFinalmente si parte, direzione Aquitania, nel sudovest della Francia, pronti per scoprire e raccogliere le onde dell’oceano, voglia di natura incontaminata, grandi spazi, respirare a pieni polmoni l’aria dell’oceano.

Il viaggio è lungo, ma finalmente siamo nel Bacino d’Arcachon famoso tra le altre cose perché si può osservare, anzi direi, più che altro ammirare, l’innalzamento e abbassamento della marea.

Incrociamo subito l’ufficio turistico e andiamo a prendere un po’ di materiale, tra cui anche il famoso libretto con gli orari della marea.

Tutti in spiaggia

“Ragazze!”, annuncia il papà, “andiamo subito alla spiaggia perché ora c’è la bassa marea, verso le 22.00 tornerà ad alzarsi”. Tutti emozionati corriamo verso la spiaggia! Beh, grande sorpresa, perché tutte le barchette a vela sono inclinate di lato e appoggiate sulla fanghiglia del fondo del mare. Un paesaggio stranissimo, l’acqua non c’è, o meglio, qualche rigagnolo più o meno profondo si insinua nei solchi del fango, ma per il resto il mare o, meglio, l’oceano è lontano.

La spiaggia è diventata grandissima, quindi, via i sandali e pronti per salti, capriole, quelle di Wendy sono strepitose, rincorse, giravolte, insomma, tutti estremamente felici di affondare le “zampe” in questi granelli tanto sospirati.

Wendy, libera di circolare senza guinzaglio

Al mare con il caneSeguiamo un pontile per visionare da vicino il panorama con Wendy, libera di circolare senza guinzaglio.

Un airone in lontananza si adagia sul livello dell’acqua bassa, se Wendy prima ci seguiva con aria disinteressata, ora non le è certo sfuggito questo battito d’ali. Il suo ancestrale istinto cacciatore emerge con prepotenza, sarà stata anche “colpa” di questo paesaggio lagunare a risvegliarlo, senza pensarci due volte si lancia in mezzo nel fango.

Inizia a correre felice inseguendo l’airone, che chiaramente in meno di un secondo ha già spiccato il volo.

Lei corre a perdifiato, le bambine osservano la scena divertite e guidate dal loro istinto selvaggio si lanciano nel fango a rincorrere Wendy che insegue l’airone. Ormai “che urlo affà”! Tutti ridono, si divertono e in fin dei conti siamo in vacanza, se non possiamo essere liberi almeno qui… E così lasciamo che le quattro fanciulle scorrazzino libere e che il marrone della fanghiglia le avvolga fino ad altezza ginocchio per le figlie e altezza….va bè, lasciamo stare l’altezza a cui è arrivato il fango a Wendy!

 

 

 

testo e foto di Arianna Techel

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