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Nuova vita per una beagle: Libera, tra affetto e serenità

di Maria Paola Gianni

Nuova vita per una beagle: Libera, tra affetto e serenità

Libera è una cagnetta molto fortunata, perché, come dice sempre la sua “mamma adottiva”, la senatrice Monica Cirinnà, nel suo nome c’è il suo karma. È davvero molto libera, ormai ha tre anni e si è totalmente integrata nella sua famiglia di “fratelli cani”. “Lei sta a Capalbio per scelta, nel senso che io ed Esterino siamo molto democratici”, sorride la Cirinnà, “la mattina del lunedì, quando torniamo a Roma per restarci fino a giovedì, apriamo lo sportello del nostro Suv invitando i nostri cani a venire con noi, ma nessuno sale mai. Devo proprio dire la verità: i miei cani amano la campagna di Capalbio”.

Amica dei gatti e di Orso

3E non è certo difficile capirlo. Anche se i loro genitori adottivi sono in pratica dei pendolari, a Capalbio, Libera e i suoi “fratelloni” escono in giardino tutte le volte che vogliono e hanno la tata a loro completa disposizione, che riassetta la casa, dove dormono. Ma chi sono i tre “giganti” a quattro zampe, “fratelli” protettivi di Libera? Arno e Luna, i due Maremmani anziani, un po’ i capostipiti della famiglia, e Orso, più giovane, di due anni d’età e una brutta storia alle spalle. Poi ci sono quattro fantastici gatti, tutti salvati: Mizzi, Red, Tigri e Rosi. È una grande famiglia perfettamente integrata, Libera è molto amica dei gatti e soprattutto di Orso, che a volte lei sembra addirittura voler proteggere.

In casa dormon tutti

2“Tutti i cani dormono rigorosamente in casa”, precisa la Cirinnà, “anzi, sconsiglio a chiunque abbia il giardino di lasciarli dormire chiusi fuori. Dentro tutti hanno il loro schieramento notturno strategico, nel senso che ognuno ha scelto il proprio posto. Luna, ormai anziana, non ce la fa a salire le scale fino alla mia camera da letto, che è al piano superiore, per cui dorme in cucina in una grande cuccia. Arno dorme sopra con noi, Orso ha scelto uno dei divani del soggiorno, mentre Libera si accoccola su un cuscinone accanto al mio scendiletto, così che io possa accarezzarla”. E ancora: “Nessuno dei miei cani sale sul letto, sono fermamente contraria. C’è un motivo di natura educativa, etologica e psicologica: la parificazione totale tra il cane e il suo familiare umano è un grave errore che si compie per il troppo amore, ma poi si paga. Se il cane si sente di pari livello, un domani potrebbe disobbedire e addirittura mordere il suo compagno umano. Deve essere amato, protetto e integrato, ma deve sapere che l’uomo è l’alfa e lui l’omega”.

Un’altra Green Hill è impossibile

1Va ricordato che nel marzo 2014 il Governo ha approvato la nuova legge sulla vivisezione, recependo la direttiva europea. Un iter legislativo seguito anche da Monica Cirinnà, dopo un lungo lavoro portato avanti in aula e votato da tanti senatori. Finalmente non sarà più possibile aprire in Italia allevamenti di cani e gatti a scopo sperimentale, come quello di Green Hill. “Mai più in Italia fabbriche di cuccioli da macellare a piacimento, spacciando l’atrocità per scienza”, tuona la Cirinnà, “e sto seguendo molte altre tematiche sul mondo degli animali, come gli emendamenti del collegato ambientale sulla difesa della fauna selvatica autoctona, compresa la limitazione della caccia, e l’orrore dei richiami vivi, contro il quale ho molto lavorato”. “Atto di coraggio delle associazioni” Infine la senatrice conclude: “Quando vedo Libera il giovedì sera a casa, a Capalbio, so che la sua vita è dipesa da un grande atto di coraggio portato avanti da tutti noi, insieme alle associazioni. Il salvataggio di Libera e dei suoi fratelli è anche stato un modo per dire a gran voce che certe barbarie come l’orrore della sperimentazione animale si possono sconfiggere”.

di Maria Paola Gianni 

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