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“Rudy è salvo! Ma i fortunati siamo noi…”

di Maria Paola Gianni

"Rudy è salvo! Ma i fortunati siamo noi..."

Rudy è un Beagle scampato all’inferno di Green Hill, l’allevamento i cui “prigionieri” erano destinati all’assurda sperimentazione animale. Abbiamo parlato delle molte colpe di Green Hill e delle prove che hanno portato alla sua chiusura in un articolo consultabile a questo collegamento. Oggi il cagnolino vive felicemente con Alessia e Domenico, suoi “genitori adottivi”. Lo hanno adottato tramite la Lav: ecco la sua storia a lieto fine

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Cominciamo dall’inizio…

rudy-storie (3)Questa è la storia di Rudy, di quasi tre anni d’età. I suoi “genitori adottivi” sono Alessia Cerqua e Domenico Bianchi: vivono tutti e tre, insieme appassionatamente, a Roma. Il lavoro di Alessia, per fortuna, è abbastanza flessibile, è una libera professionista, per cui riesce a trascorrere diverso tempo con lui. Quando, però, è più impegnata, ad esempio se è fuori casa tutto il giorno, ci sono i suoi genitori (“nonni” materni di Rudy) che lo adorano e fanno volentieri da dog-sitter.

“Ci ha scelto lui”

“Abbiamo preso Rudy tramite la Lav”, ci racconta Alessia, “è uno degli ultimi cagnolini ‘liberati’ da Green Hill, e subito dopo il suo sequestro è stato affidato temporaneamente, insieme ai fratellini e alla mamma, in una struttura di Roma, dove lo abbiamo preso”. E ancora: “Il giorno degli affidi stavano tutti in una grande ‘cuccia’ e non appena io e Domenico, il mio compagno, ci siamo avvicinati a Rudy, è stato lui a venirci incontro, ci è letteralmente saltato in braccio e ha cominciato a leccarci il viso e a scodinzolare come un pazzo. A questo punto abbiamo capito che ci aveva scelto. Quindi, non c’era altro da fare che completare la pratica per l’affido e andare via con lui”.

“In auto, verso casa, mi ha riempito di baci”

rudy-storie (4)Per il viaggio Alessia e il suo compagno si attrezzano con la macchina: trasportino, copertina e tutto quello che, in genere, si usa durante un trasferimento del genere con un cane. “Ma lui è voluto stare tutto il tempo in braccio a me fino a casa”, precisa Alessia, “per fortuna non guidavo io, e non smetteva mai di darci ‘baci’, a modo suo. Sembrava volesse essere rassicurato, non vedeva l’ora di avere una famiglia tutta sua”.

Letteralmente attaccato ai suoi “genitori”

A casa, Alessia e Domenico preparano con amore tutta l’area dedicata a Rudy, con la cuccetta, le copertine e qualche “giocattolo”, ma lui all’inizio non ne vuol sapere, e resta letteralmente “attaccato” ai suoi genitori per tutta la sera e la notte, senza mai allontanarsi da loro. “Abbiamo provato a farlo dormire nella sua cuccetta, ma ogni volta che ci allontanavamo iniziava a piangere come un disperato. Allora abbiamo portato la cuccia e il resto delle sue cose alla base del letto ed è stato per tutta la notte in piedi a guardarci, come per assicurarsi che non andassimo via”.

Affettuoso fin dall’inizio

rudy-storie (1)Rudy è molto affettuoso fin da subito, già dai primi giorni ha cercato sempre la presenza di qualcuno, e ancora oggi è così, come spiega Alessia, “non ama stare da solo, ci segue come un’ombra, ovunque”. È un cagnolino un po’ particolare: è buonissimo e calmo, a differenza di quello che si dice sul carattere vivace dei Beagle, abbaia poco, se non per invitare i suoi genitori a giocare, sembra essere un po’ “introverso”, tranne con chi conosce e con i bambini. “Li adora”, precisa Alessia, “e quando ne incontra qualcuno comincia a scodinzolare come un pazzo e si ‘arrotola’ a terra a pancia all’aria e zampine in su, per attirare l’attenzione ed essere accarezzato”. Insomma, Rudy è diventato la mascotte di tutti i bambini del quartiere, tutti lo conoscono.

La giornata tipo

Ma com’è una giornata tipo di Rudy? La notte, in teoria, ha la sua cuccetta per dormire nella stanza dei suoi “genitori”, ma spesso e volentieri, la mattina, Alessia e Domenico se lo trovano ai piedi del letto. “In genere ci svegliamo presto”, racconta lei, “facciamo colazione e lui ci segue in cucina. Mentre ci vestiamo e sistemiamo un po’ casa, va in giardino. Quando c’è bel tempo si sdraia sull’erba, al sole, come una lucertola. Poi, facciamo una bella passeggiata al parco per i bisogni, e se devo stare tutto il giorno fuori casa, lo porto dai ‘nonni’, ossia i miei genitori, dove è viziato e coccolato. Anche da loro ha il suo angolino con cuccetta e giocattoli, e anche lì, alla fine, è diventato il padrone del divano. Altrimenti sta a casa con me, e si mette vicino vicino, mentre lavoro al computer”.

Simpatia a mille

rudy-storie (2)Con lui è sempre uno spasso: a volte, dopo cena, tutti e tre (genitori e Rudy) si accomodano sul divano per guardare un film in tv e dopo un po’ lui comincia a girarsi, a mettersi le zampine sugli occhi e a sbuffare, come a chiedere di abbassare il volume e spegnere la luce, perché vorrebbe dormire.

 

     

 

 

di Maria Paola Gianni
foto di Alessia Cerqua

 

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