Welsh Corgi Pembroke, il cane della Regina
Non sono molto diffusi, ma la popolarità dei Welsh Corgi Pembroke è indiscutibile, visto chi li accompagna. E per aver corrotto il cuore di una Regina, una bella personalità devono certo averla!
Il Welsh Corgi Pembroke è il più amato dalla regina Elisabetta II.
Sportivo, brillante, sempre allegro e vitale, curioso e perspicace. Il Welsh Corgi è anche un ottimo cane da guardia e molto portato all’agility e all’obedience
I Welsh Corgi sono, infatti, dei cani relativamente piccoli, ma con un grande cuore e un temperamento forte. Hanno un aspetto da folletto, con zampe corte, orecchie grandi e uno sguardo decisamente furbo, intelligente; eppure a renderli unici è il carattere. Nelle persone si dice che un naso importante sia sinonimo di personalità; nel nostro caso non so se siano le orecchie, oppure le zampe -per non parlar del fondoschiena- a esserne il segno. Diciamo che i tratti distintivi non mancano.
Sportivo, brillante, sempre allegro e vitale, curioso, perspicace, abbastanza indipendente, ma affettuoso e pronto, disponibile, socievole… e chi più ne ha, ne metta. Gli aggettivi nel caso del Corgi non sono sprecati!
L’aspetto è alquanto originale: se non fosse basso sugli arti sarebbe un cane di taglia media, perché tronco e testa sono di quelle dimensioni, invece, così sembra un folletto, o uno “spiritello ribelle”, visto lo sguardo intraprendente e l’espressione furba. Le grandi orecchie, portate in posizione eretta, sembrano fatte per non fargli sfuggire nulla, il muso assomiglia a una volpe, anche per il colore del mantello.
Una particolarità della razza è poi il fondoschiena, simile a un bellissimo sedere, caratterizzato fino a qualche anno fa dall’assenza della coda, tagliata nei primi giorni di vita. Oggi che alcuni paesi vietano questa pratica, lo standard è stato rivisto e ora il Corgi ha perso –salvo i casi in cui nasce senza, ovvero è natural bobtail- un po’ quella meravigliosa caratteristica di cui si parla addirittura in antiche leggende. Hanno un portamento fiero e orgoglioso che li rende molto eleganti, nonostante le forme siano poco sinuose e la taglia non troppo maestosa.
Per quanto, invece, riguarda il carattere, è un cane rustico, da lavoro, nato come pastore con il compito di guidare la mandria al pascolo, tenendola unita e sorvegliandola di notte; veniva usato anche per condurre il bestiame al mercato. La sua caratteristica è quella di mordere ai garretti e appiattirsi a terra per evitare il calcio. Non essendo però questa caratteristica utile nel caso delle pecore, presto il Corgi fu selezionato in due varietà, che in seguito divennero due razze distinte: il Pembroke per lavorare con le mandrie di mucche e il Cardigan –privato di questo atteggiamento innato- per i greggi di pecore. La zona di origine di entrambe le razze resta il Galles, area occidentale della Gran Bretagna che si affaccia sul Mar d’Irlanda, ma mentre il primo ha avuto maggior diffusione e popolarità, grazie a una super madrina come la Regina Elisabetta, il secondo è rimasto per lo più sconosciuto.
Come cane da lavoro ha sviluppato devozione e fedeltà all’uomo, doti che gli son state preziose negli anni in cui la pastorizia si è trasformata in allevamento moderno, e le sue mansioni di cane da pastore, son state man mano ridimensionate. Oggi è per lo più un cane da compagnia, ma non ha certo perso carattere e personalità. Con i bambini, di cui si sente guardiano, è dolce e paziente; con il padrone è affettuoso e devoto, mentre con gli estranei –uomini o altri animali che siano- è socievole, senza mai risultare invadente. La sua origine -legata al lavoro rurale come ausiliare dell’uomo- richiedeva tempra, perspicacia e intelligenza, doti che ancora oggi mantiene, unite a una certa reattività e soprattutto un carattere rustico e sportivo.
Il loro ambiente naturale è di sicuro la campagna, amano la vita all’aria aperta, ma si adattano benissimo anche a vivere in un appartamento in città, a patto di consentirgli almeno tre passeggiate al giorno. La loro addestrabilità e agilità li rende competitivi anche nelle discipline agonistiche tipo agility.
Passione reale
Il Welsh Corgi Pembroke sarebbe probabilmente rimasto un cane da fattoria qualunque, se non ci fosse stato l’incontro decisivo, nel 1933, con una bambina speciale di nome Elisabetta. Il primo Corgi entrato a corte fu un cucciolo di nome Rozavel Golden Eagle, ribattezzato Dookie, acquistato dal Principe Albert, allora duca di York, poi re Giorgio VI. Dookie conquistò il cuore di Elisabetta, che allora aveva sette anni, tanto che suo padre per i suoi 18 anni le regalò il suo primo cucciolo -Susan- che diede vita all’allevamento della famiglia reale, conosciuto con l’affisso Windsor.
Pembroke e Cardigan
Sono due contee del Galles che diedero i natali alle due varietà di Corgi che in seguito divennero due razze distinte. La necessità di differenziazione nasce dalla diversità di bestiame su cui si basava l’economia locale: bovini nella prima e ovini nella seconda. Viste le diverse caratteristiche nel comportamento di pecore e mucche, ciascuna ha esigenza di esser trattata diversamente e i morsi nei garretti, tipici del Pembroke non funzionano sulle pecore. Di qui l’inibizione di quest’istinto nel Cardigan. Per il resto le caratteristiche sono molto simili: il Cardigan è un po’ più piccolo, tra le varietà del suo mantello ha il blue merle (che conferma sangue Collie nelle sue vene) e ha coda da volpe, mentre il Pembroke è preferibilmente natural bobtail.
#WelshCorgi – Testimonianze dal web
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Cinzia Belingheri”]Quando l’ho visto, l’ultimo della cucciolata che nessuno aveva scelto, mi sono innamorata. Ora il mio Corgi ha un anno, giocherellone, testardo come pochi, molto furbo e intelligentissimo! È fantastico. È capace di farmi disperare fino allo sfinimento, e poi, una sera, di leccarmi via le lacrime dal viso mentre piangevo da sola in casa. I Corgi ti rubano il cuore.[/penci_blockquote]
Approfondimenti:
Leggi la scheda della razza canina Welsh Corgi Pembroke
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