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Adottare un pet: ecco come avviene la scelta

di Redazione Quattrozampe

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Le paure e la titubanza di chi si accinge ad adottare un pet  proveniente da un rifugio possono essere tante. Inoltre l’adozione a volte comprta un iter complicato, ma  necessario per la buona riuscita dell’adozione stessa. Ce lo spiegano meglio le associazioni che operano da anni in questo settore.

Rapporto uomo-animale

La riuscita di un’adozione dipende sempre dalla sintonia che si viene a creare tra animale e proprietario. Spesso i cani o i gatti che troviamo all’interno di un rifugio non sono di razza e quindi è difficile risalire a delle caratteristiche caratteriali. Come fare, dunque, per capire se l’animale che abbiamo di fronte può andar bene per noi? È qui che subentra il ruolo fondamentale di chi, nell’associazione che gestisce un rifugio, si occupa di adozioni. Ma qual è l’iter che viene seguito per affidare un animale? Come viene scelto un papabile proprietario?

Colloquio pre-affido

La Lav procede con l’affido di un animale solo dopo una serie di fasi, spiega Giacomo Bottinelli, responsabile delle adozioni. “La prima prevede la richiesta dell’affidatario e la raccolta dei suoi dati, la seconda la compilazione di un questionario dettagliato, la terza un colloquio telefonico e la quarta una visita pre-affido. Gli elementi da valutare sono in sostanza di tre tipi”, prosegue Giacomo, “psicologici: le motivazioni per cui si vuole adottare un pet; economici: la possibilità di mantenere e curare l’animale senza difficoltà; pratici: tempo e capacità per accudire il nuovo arrivato e disponibilità di spazi adeguati alle sue esigenze. In particolare, consideriamo un potenziale adottante colui che vorrà adottare un cane o un gatto per aiutare l’animale stesso senza preoccuparsi della razza, dell’estetica o di altri elementi esteriori (come la somiglianza con un suo cane precedente) o della sua utilità pratica (guardia o altro). Vorrà farlo per il desiderio di condividere con il cane tempo ed esperienze e non per accontentare desideri di altri (i figli, la moglie o il marito) e viceversa non imporrà il cane in una famiglia dove altri non lo desiderano, ma sarà capace di comprendere i suoi doveri verso l’animale, cure veterinarie e obblighi di legge compresi”.

Adozioni vicine o lontane?

“È sempre fortemente consigliabile ricercare adottanti in zone vicine al luogo di origine dei cani”, sostiene Bottinelli, “onde evitare lunghi e complessi spostamenti. Trovare famiglie adottive nelle vicinanze permette, inoltre, di effettuare più facilmente i controlli pre e post affido, senza doversi appoggiare a terzi la cui capacità di valutazione può non essere garantita”. Dello stesso parere è Loredana, volontaria del rifugio di San Polo dei Cavalieri, in provincia di Roma: “Preferisco sempre le adozioni in zona, dove posso essere io a seguirle nel tempo, o dove, in caso di problemi, posso intervenire e proteggere l’animale affidato”.

Il sostegno delle associazioni

Esistono dei controlli post-affido ai quali ogni adottante deve acconsentire nel momento in cui firma il contratto di adozione con il quale la persona s’impegna a garantire il benessere dell’animale e a tenere al corrente l’associazione di tutto ciò che riguarda l’animale, dalle condizioni di salute all’eventuale cessione a terzi, per la quale l’associazione deve essere d’accordo. I controlli post-affido, solitamente, vengono svolti dai volontari dell’associazione che affida l’animale, ma, nel caso in cui ci si allontani dalla sede di quest’ultima, è necessario affidarsi a volontari di altre associazioni locali, italiani o stranieri. “Il post affido”, spiega Rosanna Cabasino, volontaria Alfa, “consiste nell’invio di foto e video da parte dell’adottante, di colloqui telefonici e di visite di nostri volontari o di quelli dell’associazione straniera con cui collaboriamo. Una cosa molto importante per noi, inoltre, è quella di offrire un supporto attivo all’inserimento dell’animale in famiglia avvalendoci dei consigli dei nostri educatori cinofili”. Figure che ritroviamo anche con l’Enpa (Ente nazionale protezione animale) e l’Avcpp (Associazione volontari canile di Porta Portese). “Seguire e guidare il cittadino verso la scelta dell’animale giusto è un’attività che richiede tempo, pazienza e professionalità”, conferma Simona Novi di Avcpp. La difficoltà maggiore è la comprensione con il cittadino: far capire che la consapevolezza è alla base di una serena e felice adozione”. “È necessario, inoltre, andare al di là delle apparenze ed essere un po’ ‘psicologi’”, prosegue Rosanna di Alfa, “per capire se quello che le persone dicono corrisponda al vero”. Le modalità del passaggio di proprietà variano da un’associazione all’altra e, nella maggior parte dei casi, avvengono quando si è certi della buona riuscita dell’adozione.

Animali sotto sequestro

Riassumendo, per una buona riuscita dell’attività sono fondamentali le valutazioni pre-affido e post-affido, ed elemento indiscutibile è la sterilizzazione dell’animale che, nel caso non si tratti di un soggetto adulto e quindi già sterilizzato, va fatta tassativamente. Diverso è il discorso se si tratta di un animale sotto sequestro: “I cani posti sotto sequestro non possono essere trasferiti in proprietà all’affidatario e quindi si parla di affido provvisorio”, spiega Bottinelli della Lav. “Questo in quanto, fino all’eventuale conclusione di un procedimento penale e alla confisca degli animali, la proprietà rimane della persona cui sono stati sequestrati. Per quanto riguarda le procedure sarà, quindi, diverso il contratto e l’affidatario sarà avvertito di questa condizione del cane. La condizione di sequestro, infatti, non permette di sterilizzare il cane prima della confisca definitiva, a meno che non ci siano gravi e certificati motivi di salute. Il post-affido in questi casi diventa più severo, in quanto si devono considerare non solo il benessere del cane e le condizioni della famiglia, ma anche i rigidi obblighi di legge di affidatari e custodi giudiziariElenco Associazioni Alfa Avcpp Rifugio San Polo dei Cavalieri Enpa Lav Save the Dogs

Di Federica Forte (Riproduzione vietata)
Foto Shutterstock

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