Addestrare il cane: i primi comandi
Quando si parla di segnali o comandi preferisco sempre usare la parola “segnale”, perché nella comunicazione e nell’addestrare il cane il termine “comando” è quanto mai inappropriato.
Io do un segnale al mio cane e, se gliel’ho insegnato bene e comunicato nel modo giusto, questa mia “richiesta” avrà un esito positivo e il quattro zampe farà quello che desidero.
Una giusta comunicazione: il segreto è tutto qui. I cani non nascono con il software italiano, ma il loro linguaggio è il “canino”.
La loro comunicazione è al 90% basata sul linguaggio del corpo, con un po’ di vocalizzazione (l’abbaio) e una comunicazione olfattiva passiva (odori di ghiandole ect).
Noi, invece, siamo essenzialmente scimmie che hanno imparato a parlare e, quindi, tendiamo a comunicare prevalentemente con la lingua.
Ed è proprio qui che nascono le incomprensioni. I nostri cani, che da circa 15mila anni non fanno altro, sono diventati molto più bravi di noi a interpretarci. Se i nostri amici a quattro zampe ci capiscono così bene, cerchiamo, quindi, di farlo anche noi.
Quali sono i segnali base che tutti i cani dovrebbero conoscere per essere ben educati e garantire una convivenza tranquilla?
IL RICHIAMO
È il segnale per antonomasia che va costruito. Si inizia con un semplice “guarda”. Portate la mano con un bocconcino davanti al naso del cane (mentre guarda da un’altra parte), fategli “girare” la testa verso di voi per guardarvi e date il segnale “guarda” nel momento in cui lui gira la testa. Piazzate la vostra mano a metà strada tra i suoi e i vostri occhi resistendo alla tentazione di piegarvi sul cane.
All’inizio il cane sarà più interessato al bocconcino più che al vostro sguardo. Ma nel momento in cui alza leggermente gli occhi per guardarvi, ditegli “bravo” e dategli il bocconcino.
Attenzione! Cercate ora di mantenere la sua attenzione per qualche frazione di secondo per poi “liberare” il vostro cane dall’esercizio usando un semplice “ok”, un leggero movimento della mano e distaccando il vostro sguardo come per dire “vai pure”.
Una volta che il “guarda” funziona bene, potete farlo a una distanza di un paio di metri e appena il cane si gira per guardarvi date il segnale “vieni” indietreggiando qualche passetto. Appena il cane arriva da voi premiatelo e “liberatelo” dall’esercizio con il “vai”.
Nel tempo aumenterete sia la distanza che la distrazione.
Ricordatevi di non ammutolire mentre il cane corre verso di voi per evitare che nel tragitto il cane venga distratto da qualcosa e il vostro segnale di richiamo risulti ignorato. Imparate a essere per lui
la cosa più importante e divertente del mondo e in poco tempo riuscirete a costruire quello che io chiamo il “Rocket Recall”, ovvero il richiamo a razzo.
IL “SEDUTO”
Chi non sogna un cane che si comporti bene e stia tranquillamente seduto mentre siamo al bar oppure a fare shopping?
Il “seduto” è molto facile, perché è un’azione totalmente naturale per il cane.
Iniziate con il quattro zampe in piedi davanti a voi. Con l’indice dritto verso l’alto e un piccolo bocconcino nella mano tra pollice e dito medio, portate la mano verso il naso del cane e alzatela leggermente verso l’alto.
Lui automaticamente alzerà la testa e abbasserà il sedere. Appena quest’ultimo tocca terra date il segnale “seduto” o “sitz” per quelli che hanno un Pastore Tedesco, dopodiché non dimenticate il rilascio con il “vai”.
IL “TERRA”
Molto simile al seduto, ma più difficile.
Si inizia dal “seduto”. Mettete un bocconcino tra il pollice e il palmo della mano. Portate la mano piatta con il palmo rivolto verso terra al naso del cane e abbassatela lentamente sfiorando il petto.
A un certo punto il cane si abbasserà a terra. In quel momento date il segnale “terra” e rilasciate il bocconcino. Non dimenticatevi di dare il segnale di rilascio “vai”.
Nel tempo non dovrete più abbassarvi con la mano fino a terra, ma quando sarete più bravi, potrete addirittura dare il segnale “terra” stando dritti in piedi con la mano all’altezza del bacino.
Come per i segnali precedenti, fate passare sempre più tempo tra il segnale e il rilascio, affinché il cane impari a guardarvi, rimanere seduto o rimanere a terra, finché voi non lo rilasciate.
IL “NO”
“No” vuol dire smetti di fare quello che stai facendo: il cane viene premiato per avere smesso un comportamento.
Sedetevi su una sedia davanti al vostro quattro zampe. Porgetegli un bocconcino sul palmo della mano e ditegli “prendi”. Ripetete varie volte a sinistra e a destra. Poi porgete un bocconcino sul palmo della mano estendendo il braccio davanti a voi, ma questa volta appena il cane cerca di prenderlo chiudete la mano (rinforzando, quindi, il vostro segnale e prevenendo la “presa” del cibo) e date il segnale “no” in un tono molto gentile e senza alzare la voce, non c’è bisogno.
Il cane tenterà di tutto per tirare fuori il bocconcino dalla mano, voi tenete duro e appena smette di cercare di prendere il cibo ditegli “bravo!” e premiatelo dall’altra mano.
“L’esca” che avevate usato per l’esercizio non va mai data in premio. Rimettetela nel sacchetto. Vedrete che molto velocemente il cane imparerà che gli conviene smettere un comportamento quando date il segnale “no” perché viene premiato.
Chiedete aiuto a un professionista per addestrare il cane
Se non siete sicuri, cercate sempre l’aiuto di un bravo educatore cinofilo/comportamentalista che vi potrà indicare la strada giusta.
Insegnate al vostro cane come imparare, cioè come entrare in uno stato d’animo di apprendimento e come cambiare il comportamento per avere una conseguenza positiva.
Ma forse il mio consiglio più importante, è divertitevi! Imparare e insegnare al vostro amico a quattro zampe deve essere per prima cosa un vero divertimento.
A cura di Vieri C. Timosci – Dr Dog
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata.