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Le orse Jj4 e Amarena e il cosiddetto “male”

di Roberto Marchesini

Le orse Jj4 e Amarena e il cosiddetto "male"

Far passare l’aggressività come comportamento delinquenziale o deviante è assurdo. Tali espressioni degli animali non possono essere considerate un atto riprovevole da castigare

Gli ultimi episodi riferiti ai poveri orsi del Trentino e dell’Abruzzo, in particolare a mamma orsa Jj4 e a mamma orsa Amarena, richiamano all’argomento dell’aggressività (tra l’altro, nel secondo caso si potrebbe definire solo “confidente” visto che la poverina si fidava delle persone), una tematica e una componente psicologica che spesso viene equivocata dalla nostra cultura basata sui buoni sentimenti o, meglio, sul sentimentalismo a buon mercato che, viceversa, campeggia sui media soprattutto quando si parla di animali.

Le orse Jj4 e Amarena e il cosiddetto "male"

E così ci ritroviamo orsi che salvano corvi o cani che cercano di rianimare pesci, con iperboliche condivisioni e puntuali chiose del tipo “che amore”, “che carino”, “che tenerezza”, rivelando un bisogno incredibile dell’essere umano del nostro tempo di cercare un aggancio di condivisione simpatetica sulle corde dell’amore universale. Indubbiamente questo bisogno fa da contrappasso ovvero – immagino – cerca di compensare l’altrettanto pervasivo brodo di violenza alla quale siamo sottoposti giornalmente attraverso i media

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di Ottobre 2023

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