Un nuovo cucciolo in una casa con un gatto
Se abbiamo adottato un cagnolino e ci prepariamo a presentarlo alla famiglia, dobbiamo fare attenzione al momento in cui entra un nuovo cucciolo in una casa con un gatto. Dobbiamo portare rispetto a entrambi: Micio si sente il padrone di casa e il piccolo si troverà in una situazione un po’ difficile che andrà affrontata con pazienza.
Procediamo con cautela
L’introduzione del nuovo cucciolo in una casa con un gatto deve avvenire lentamente e in in modo graduale. Quando il cucciolo entra in casa, assicuratevi che il gatto sia in una stanza differente e che i due siano separati da una porta. Ii gatto dovrebbe avere a portata tutte le risorse basilari: scodella del cibo, dell’acqua, lettiera, cuccia dove dormire, giocattoli preferiti, ecc. Questo gli permetterà di non sentirsi minacciato.
L’oggetto transazionale
A questo punto, mettiamo nella stanza un oggetto che sia intriso dell’odore del nuovo cucciolo. Magari la coperta con cui è arrivato, o un suo giocattolo. Se abbiamo a disposizione un prodotto a base di feromone, come il Feliway, usiamolo pure, calmerà il gatto.Passiamo un po’ di tempo con ciascuno dei due animali, uno alla volta, giocando con calma, accarezzandoli, parlando loro con tono tranquillo: assicuriamoci che i due si rilassino. Sentiranno l’odore reciproco e cominceranno ad abituarsi.
Un gatto e un nuovo cucciolo: l’incontro
A questo punto, se possibile, spostiamo le cose del gatto in un’altra stanza e quindi spostiamoci anche il gatto. Poi facciamo entrare il cucciolo nella “vecchia” camera del gatto. E portiamo il gatto nella stanza dove il cucciolo ha atteso. I due esploreranno e annuseranno. Una volta tranquilli, passiamo al momento dell’incontro.Manteniamo tra i due, almeno all’inzio, una barriera. Come i cancelletti per bambini, per intenderci. Lasciamo che i due si guardino, magari che si annusino. Teniamo il cucciolo al guinzaglio e premiamolo quando dimostra calma. Non lo sgridiamo se si agita o se cerca di minacciare il gatto, semplicemente, limitiamoci a non premiarlo. Non aspettiamoci dimostrazioni di affetto: il nostro obiettivo è una reciproca e tranquilla accettazione dell’altro. Il tempo, la pazienza e la calma faranno il resto.
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