A chi spetta il cane in caso di separazione?
Quando la coppia è unita e va d’accordo, nessuno si preoccupa davvero di a chi spetta il cane, il suo benessere, la sua cura: spetta a entrambi. Ma i problemi veri si verificano quando la coppia scoppia.
A chi spetta il cane? O il gatto
Con decreto 3 febbraio 2016, il tribunale di Como ha stabilito che in caso di separazione consensuale tra i coniugi, le parti possono accordarsi liberamente sulla frequentazione e mantenimento del proprio cane.
Differente l’’ipotesi in cui ci sia contrasto tra i coniugi. In tal caso, il giudice della separazione non è tenuto ad occuparsi dell’’assegnazione dell’animale di compagnia neppure della loro relazione con gli stessi.
Sempre più ci sono contrasti nella coppia che scoppia in merito alla detenzione del conteso cane – gatto o, perché no, di altro animale domestico. In certi casi gli animali, diventano protagonisti di liti “bestiali”, rendendo la situazione ancora più difficile.
Ma c’è un modo per prevenire simili situazioni?
Beh, al di là del discorso strettamente legale, è consigliabile far prevalere sempre il buon senso e, con tanto di accordo scritto, risulta possibile “godersi” l’affetto e l’amore incondizionato del quattro zampe anche in caso di separazione.
Ciò premesso, quando Eros popola ancora la nostra dimora, sarebbe consigliabile stilare un accordo scritto tra le parti, mediante il quale le stesse, a prescindere dalla titolarità o meno della registrazione all’anagrafe canina, si impegnano a mantenere e rispettare determinati accordi per vedere l’animale e provvedere alle relative necessità, tutelando i propri interessi come il benessere del quattro zampe.
A cura di Claudia Taccani
Avv. e Responsabile Sportello legale OIPA Italia
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