Aggressione tra cani
In caso di aggressione tra cani, stabilire di chi è la colpa non è sempre semplice. Ecco il caso del nostro amico Francesco ed i consigli dell’avvocato Lina Musumarra.
Buongiorno,
vorrei avere un Suo parere su un fatto accaduto a me 2 giorni fa. Come ogni giorno stavo portando il mio cane (un dogo argentino di 9 anni) a spasso per la campagna sotto casa, passavo per una stradina ad uso comune sempre di campagna per portarlo nei campi. All’improvviso mi vedo correre incontro arrabbiato un pitbull (maschio di 1 anno circa). I cani erano entrambi senza guinzaglio poiché trattasi di posti di campagna e sinceramente non ho mai avuto in 9 anni nessun tipo di problema perché il mio cane non ha mai aggredito niente e nessuno (gioca anche con i gatti). Il pitbull del vicino 2 giorni prima che succedesse questo ho scoperto che ha aggredito ed ucciso un cagnolino di taglia piccola di proprietà di un altro vicino che lo ha denunciato alle autorità (il piccolo cane si era sottomesso mettendosi a pancia all’aria e il pitbull lo ha praticamente squartato). Nonostante ciò il suddetto cane 2 giorni dopo era nuovamente libero di girare nella proprietà. Praticamente il pitbull me lo vedo correre incontro e ha cominciato ad aggredire il mio che si trovava attaccato a me. Sentendo le urla la ragazza proprietaria è corsa insieme ad un suo amico e invece di aiutarmi a dividerli stava ferma immobile asserendo di avere paura di prendersi un morso mentre io ho preso graffi e morsi dal suo cane poiché cercavo di proteggere il mio e di dividerli. Il problema è che il mio cane non è piccolo e ad un certo punto (dopo che quello gli stata attaccato alla parte dx del viso e cercavamo di aprigli la bocca con un bastone) il mio cane si è iniziato a difendere ed essendo + grosso diciamo ha avuto la meglio.
Ora mi vengono a dire che se non pago io le spese del loro cane (dicono 1500 euro) mi denunciano perchè secondo loro la responsabilità è mia che prima di uscire devo accertarmi che non ci siano loro fuori con il cane oppure li dovevo avvisare. Vorrei conoscere un Suo parere e secondo lei che cosa devo fare.
Grazie
Gentile Francesco,
più in generale devo ricordare che dal 6 settembre 2013 è entrata in vigore la nuova ordinanza del Ministero della Salute che ribadisce la prescrizione, peraltro già in vigore con la precedente ordinanza, ovvero l’obbligo del guinzaglio a una misura non superiore a mt. 1,50 durante la conduzione del cane nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni, nonché l’obbligo di portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti. Nel caso di specie, si tratta di un’area comunque aperta al pubblico e quindi l’obbligo del guinzaglio gravava per entrambi i proprietari dei cani, ma ritengo che il proprietario del pitbull, a causa della precedente aggressione che ha causato la morte di un altro cagnolino e quindi la conseguente denuncia alle autorità competenti, avrebbe dovuto non solo metterlo al guinzaglio, ma anche adottare la museruola. Infatti, a seguito di morsicatura o aggressione i servizi veterinari devono stabilire le misure di prevenzione e la necessità di una valutazione comportamentale sulle condizioni psico-fisiche del cane (ovvero il pitbull) e sulla corretta gestione da parte del proprietario, come prescritto dalla predetta ordinanza e da quella previgente.
Ritengo, quindi, che la richiesta di risarcimento possa essere contestata sulla base di tali rilievi.
Cordiali saluti.
Avv. Lina Musumarra
© Riproduzione riservata.