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I reni: un viaggio nel corpo degli animali

di Redazione Quattrozampe

Reni

Secondo diversi studi svolti nell’ambito dei piccoli animali in medicina veterinaria, sono molti i pazienti che soffrono di patologie a carico dei reni. Quest’ultimi sono organi bilaterali pari, hanno forma di fagiolo e la loro grandezza e peso variano in base alla taglia dell’animale. Si trovano a contatto con il soffitto della cavità addominale.

Reni-animali (3)Dai reni partono gli ureteri che sono incaricati di condurre l’urina fino alla vescica. Il rene è composto da unità funzionali chiamate “nefroni”.

COME FUNZIONANO I RENI

Quest’organo, grazie alle sue funzioni escretorie ed endocrine, aiuta a mantenere il volume e la composizione dei liquidi presenti nell’organismo. Una sua alterazione può portare a squilibri di sodio, potassio, cloro, calcemia, fosfatemia e alterazione dell’equilibrio acido base. Lo possiamo definire come una specie di depuratore dell’organismo, essendo in grado di estrarre dal sangue tutte quelle sostanze che l’organismo produce durante vari processi metabolici e di riversarle insieme all’acqua nella vescica che funge da magazzino dell’urina.

IL RENE FILTRA IL SANGUE

Reni-animali (2)In condizioni fisiologiche normali il rene è in grado di filtrare il sangue grazie a un meccanismo che sfrutta la pressione idrostatica, per estrarre tutte le sostanze che sono in esso disciolte.

Successivamente avviene un meccanismo defi- nito “di riassorbimento” a carico di acqua e di altre sostanze, come le proteine, che in un primo tempo sono state filtrate, ma sono utili all’organismo per mantenersi in buono stato di salute.

Con l’insorgere di patologie o con l’arrivo della vecchiaia, il rene tende a svolgere in modo meno efficace questi meccanismi, soprattutto quello di riassorbimento, perdendo, quindi, quelle proteine utili per il suo mantenimento e per lo svolgimento delle sue funzioni. Quando le proteine superano un certo livello definito “fisiologico”, significa che il rene non risulta più in grado di svolgere normalmente il suo lavoro.

LE MALATTIE RENALI

Per verificare se micio o fido sono colpiti da malattie renali bisogna svolgere un esame delle urine che verifichi la funzionalità dei reni. Questo esame valuta le caratteristiche fisiche dell’urina come colore, aspetto, odore, ma anche alcune componenti chimiche come proteine, sangue, glucosio, bilirubina, chetoni nitriti. Si valutano anche il peso specifico e il ph, infine il sedimento urinario analizzato al microscopio, dove si può evidenziare la eventuale presenza di eritrociti, leucociti, cellule epiteliali, cristalli, cilindri, acido urico, parassiti o funghi.

Reni-animali (4)Attraverso questo semplice esame si può individuare se l’animale è, in generale, in buono stato di salute o se ci sono problemi a carico dei reni e del tratto urinario.

TRE GRUPPI

Le malattie renali possono essere suddivise in tre grandi gruppi, in base alla sede principale di danno al rene e delle vie urinarie: 1) glomeruronefriti, 2) tubulopatie e nefropatie interstiziali 3) malattie ereditarie. Il rischio maggiore è che le malattie renali possano evolvere verso l’insufficienza renale cronica, cioè la progressiva perdita della funzionalità del rene.

I sintomi dell’insufficienza renale compaiono solitamente quando le lesioni dell’organo sono particolarmente estese. Il tessuto renale non ancora lesionato va a compensare le funzioni svolte dal tessuto lesionato che non può essere in alcun modo sostituito da unità funzionali di nuova produzione.

 

 

 

a cura di Valentina Maggio
Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinolo

 

 

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