Insufficienza renale: cosa possiamo fare?
L’insufficienza renale si verifica quando i reni non riescono più ad espletare la loro normale funzione. La più comune causa di insufficienza renale può essere il diabete, patologia di tipo endocrino che colpisce i soggetti di mezza età e quelli anziani. Tale patologia è dovuta all’insufficiente produzione di insulina, ormone responsabile della regolazione del metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, da parte delle “Isole di Langherans” del pancreas.
L’insulina permette alle cellule di assorbire il glucosio, prodotto della digestione degli alimenti e viene utilizzato dalle cellule dell’organismo per produrre energia. Quando la quantità di glucosio nella circolazione sanguigna è maggiore rispetto alle effettive esigenze dell’animale viene immagazzinato nelle cellule epatiche e muscolari sotto forma di glicogeno per poi essere impiegato successivamente. Se queste cellule si saturano, il glucosio viene convertito in grasso e immagazzinato come tessuto adiposo.
Insufficienza renale e carenza d’insulina
La carenza di insulina provoca nella cellula l’attivazione di tutti i meccanismi che portano a produrre energia da substrati non glucidici come grassi e proteine. A livello renale, il glucosio supera il filtro renale per poi essere riassorbito, sempre dal rene. Se le concentrazioni di glucosio nel sangue sono eccessive, il rene non riesce più ad assorbire tutto il glucosio che passa in parte nelle urine provocando glicosuria. Essendo una molecola osmoticamente attiva, dato che richiama acqua, il glucosio impedisce il riassorbimento dell’acqua da parte del rene, con conseguente poliuria (aumentata emissione di urina).
Tutto questo comporta un’eccessiva perdita di acqua con l’urina e, oltre a provocare ipotensione che si ripercuote negativamente su diversi organi, tra cui il rene, stimola l’animale ad assumere maggiori quantità di acqua.
Il ruolo dell’ alimentazione
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale sia nella genesi delle patologie renali che nel diabete.
Ancora più importante è il fatto che la dieta sia efficace e rappresenti un valido supporto alla terapia farmacologica prescritta per la patologia diagnosticata.
Per quanto riguarda i problemi renali, la dieta deve essere mirata a soddisfare i particolari fabbisogni nutrizionali dell’animale e può essere utile per alleviare la gravità dei sintomi clinici, rallentando, di conseguenza, la progressione della malattia.
Per i soggetti diabetici, invece, la dieta deve apportare un adeguato fabbisogno calorico, evitando un eccessivo aumento della glicemia, prevenendo ed eventualmente intervenendo sull’obesità concomitante dell’animale.
Proteine “biologiche” e digeribili
In entrambe le problematiche l’apporto proteico della razione va ridotto, ma le proteine utilizzate dovranno avere un alto valore biologico, in modo che l’organismo riesca a utilizzarle al cento per cento riducendo al minimo la produzione di scorie azotate, e dovranno essere molto digeribili, onde evitare una carenza in aminoacidi essenziali. Per evitare la disidratazione è indispensabile lasciare libero accesso all’acqua che dovrà essere sempre fresca e pulita.
I benefici della fibra
Un elevato apporto di fibra può essere efficace per aiutare l’animale malato di reni. Infatti, la stessa migliora la compromessa motilità intestinale e stimola la crescita di alcuni batteri gastrointestinali che utilizzano l’urea, una tossina che si accumula nel sangue degli animali affetti da questa patologia, depurando così l’organismo.
L’uso della fibra permette, quindi, di rendere meno severa la privazione delle proteine dalla dieta. Per i pazienti diabetici la fibra nella dieta ha un ruolo fondamentale, in quanto aumenta il senso di sazietà e riduce l’appetito e l’assorbimento del glucosio. La fibra di tipo insolubile e non fermentescibile (cellulosa o psyllium) è ben tollerata e la sua quantità da inserire nell’alimento varia in funzione della necessità o meno di far dimagrire il soggetto. La somministrazione di fibra solubile non fermentescibile (Fos o Frutto-oligo-saccaridi) è utile per moderare il metabolismo del glucosio.
Maggiore produzione di urina
La maggiore produzione di urina comporta la perdita di una quantità maggiore di vitamine idrosolubili.
L’integrazione non sarà necessaria se si utilizza un prodotto commerciale, ma in caso di dieta casalinga bisognerà somministrare un corretto apporto di vitamine C, D e quelle del complesso B. Nei pazienti diabetici è importante l’utilizzo di sostanze antiossidanti, in quanto lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi può, a sua volta, predisporre al diabete.
a cura di Valentina Maggio, Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinolo
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