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Tumore della pelle: quando si tratta di mastocitoma

di Redazione Quattrozampe

Tumore della pelle: quando si tratta di mastocitoma

Il mastocitoma è una patologia che si incontra abbastanza frequentemente nei cani, mentre è più rara per i gatti, un tumore della pelle che se non controllato e trattato può portare a spiacevoli complicazioni.

Il più delle volte si sviluppa proprio nello strato più profondo della cute, ma vi sono anche casi in cui i mastociti si trovano in altre sedi, per esempio milza, intestino o fegato. Per fortuna si tratta di un evento raro, quindi ci concentreremo sulla classica forma cutanea.

Distinguerlo da un altro tumore della pelle

Le manifestazioni classiche di questa patologia, nonché spesso le uniche, sono gastriti ulcerative e turbe della coagulazione, dovute alle massicce dosi di istamina ed eparina rilasciato dalle mast-cellule. Il mastocitoma si presenta solitamente con un nodulo isolato, ma possono verificarsi forme multicentriche ed è possibile che avvenga la metastatizzazione ai linfonodi o agli organi interni. Queste neoformazioni sono spesso arrossate, infiammate e talora ulcerate, benché ci possano essere forme atipiche, come piccole papule scarsamente rilevate. Esiste una predisposizione per alcune razze, in particolare

  • Tumore della pelleBoxer
  • Bulldog
  • Boston Terrier
  • Shar Pei
  • Labrador Retriever

Putroppo, tutti i cani possono esserne soggetti. Proprio per l’estrema variabilità, il mastocitoma viene anche chiamato “Il grande mistificatore”.

Cura e diagnosi

Il verdetto finale si può avere solo tramite l’individuazione al microscopio delle mast-cellule, che richiede un miniprelievo mediante ago aspirato dai noduli. Il trattamento prevede l’asportazione chirurgica con ampio margine di escissione (3 cm per lato), preceduta da uso di farmaci (Anti H1 e Cortisonici) che controllano le manifestazioni cliniche associate. Siccome recidive e metastatizzazione possono verificarsi abbastanza di frequente, sempre più spesso si abbina anche la chemioterapia alla chirurgia, soprattutto nei casi in cui l’esame istologico evidenzi particolare aggressività del tumore.

 

A cura di Alessandro Arrighi / foto di Shutterstock

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