Curare l’asma felina
Beppe è un Ragdoll, un gattone di sei chili nato nel Giugno 2011, che soffriva di una patologia estremamente diffusa: l’asma felina. Si svegliava anche durante il sonno per tossire e ogni volta sembrava stesse per vomitare, nonostante i suoi modi eleganti, quasi aristocratici. Per un lungo periodo è stato curato unicamente con massicce dosi di cortisone.
Nell’Aprile 2013 viene portato in visita per la prima volta in uno studio omeopatico, manifestando la tosse in modo palese. Gli episodi si aggravavano durante gli sforzi compiuti dall’animale, come la corsa o i salti.
Gli è stato allora somministrato il rimedio omeopatico in dosi sempre più massicce e frequenti, per poi tornare dopo qualche mese a una sola somministrazione di mantenimento al giorno.
A giugno, per fortuna gli attacchi hanno iniziato a diminuire e nel giro di poco l’amico baffuto è stato benissimo senza mostrare più alcun sintomo.
I fattori climatici e la sensibilità individuale
I fattori climatici e la sensibilità individuale sono ottimi indicatori, influendo inevitabilmente sul ripresentarsi delle crisi. Qualora i sintomi, dopo uno o più cicli di trattamento, si manifestassero nuovamente è consigliabile aumentare la frequenza di somministrazione del rimedio.
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