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Un British Shorthair tira l’altro

di Redazione Quattrozampe

Un British Shorthair tira l'altro

“Da sempre i gatti sono nati in casa mia. Ma è dal 2000 che ho cominciato in modo serio e continuativo, chiamando il mio allevamento con affisso Wcf degli Arduini”.

4A parlare è Domenico Petraro, che alleva splendidi gatti British Shorthair. “Fin da bambino”, ricorda, “ci sono sempre stati gatti nella mia vita. All’inizio, complice mia madre, portavo a casa tutti i trovatelli che puntualmente qualcuno lasciava all’interno della scuola che frequentavo. Poi sono venuti a far parte della famiglia una coppia di Siamesi Thai e una Persiana”.

 

E quando sono arrivati i British?

Nel 1999, dopo aver visto alcuni British Shorthair nel corso di alcune Expo feline mi sono innamorato di questa razza, del carattere sornione e affettuoso con tutte le sue rotondità e del pelo magnifico. Così ho acquistato Camilla, una bella femminuccia blu-crema: da lì non mi sono più fermato e tanti bei cuccioli sono stati adottati e coccolati.

2Pregi e difetti di questa razza?

Il più grande pregio è sicuramente il carattere, il più grande difetto consiste nelle varie difficoltà che si riscontrano nel corso dei parti.

Qual è stato il suo primo gatto?

All’età di sei anni la mia prima gattina nera di nome Pussy ha varcato la soglia di casa.

Le maggiori soddisfazioni?

Negli ultimi anni, dopo un accurato lavoro di selezione, ho cercato di attenermi il più possibile allo standard, cercando con dovuti accoppiamenti, di dare una mia impronta personale ai miei cuccioli che si somigliano un po’ tutti sempre con un ottimo carattere e ottenendo prestigiosi risultati alle expo, con la presenza di tanti campioni nella mia cattery.

A quali standard ambientali e igienici si attiene?

All’inizio ho chiesto alla Asl veterinaria competente quali fossero le caratteristiche ideali per un corretto allevamento di gatti con più di dieci esemplari. Quindi, successivamente, oltre ad avere pareti e pavimenti lavabili, per una migliore igiene e pulizia, ho creato una zona parto e una infermeria e soprattutto faccio una pulizia giornaliera molto accurata.

Che alimentazione seguono i suoi ospiti?

Ho da sempre utilizzato i prodotti della Royal Canin e fino ad oggi non ho mai riscontrato problematiche di alcun genere: i miei gatti sono tutt’altro che deperiti.

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Quale criterio segue nella selezione?

Oltre ad attenermi il più possibile allo standard, testo tutti i miei gatti per il gruppo sanguigno fondamentale, per il corretto accoppiamento dei British, per il Pkd genetico e per l’Aids felina e la leucemia felina.

Quali garanzie chiede a chi prende un suo cucciolo? Chi è il padrone ideale?

Molto probabilmente questo suo aspetto sornione e pacato, il suo carattere affettuoso fa avvicinare a questa razza persone sempre molto tranquille e distinte che fin dal primo momento interagiscono con il proprio beniamino.

Che consiglio dà a chi prende un suo cucciolo?

Sicuramente di considerarlo fin da subito un componente della famiglia che ti cambierà veramente la vita in positivo e come spesso capita non si vedrà l’ora di averne un altro perché, si sa, come nel mio caso un British tira l’altro.

 

 

di Lucrezia Castello – foto di Silvia Pampallona OnlyForPets

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

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