Crazy Cat Cafè: il caffè che fa le fusa

di Maria Paola Gianni

Crazy Cat

Al Crazy Cat Cafè i “padroni di casa” sono 6: Freddie, Mina, Bowie, Blondie, Elvis e Patti. Nomi da star della musica, ma con un passato turbolento. “Per loro il Crazy Cat Café è una seconda chance di vita”, prosegue Alba. Freddie viene da una cascina, dove veniva seguito poco e male. Ha perso un occhio. Salvato e curato dalla veterinaria che si occupa di tutti e sei (ed è anche la veterinaria di un gattile di Rho), si è perfettamente integrato con gli altri e con i clienti. “Con la sua presenza vogliamo spiegare che tutti gli animali possono condurre una vita normale”, commenta Alba. Blondie e Mina sono due sorelline.

Crazy CatCome fratello e sorella sono Elvis e Patti. Tutti e quattro vengono dall’associazione “Cats on the world”. Bowie, il duca bianco, è un trovatello che arriva dalle campagne del Trentino, ed è un vero “gatto-budino”, come viene definito per la sua socievolezza. Tutti e sei sono giovani: hanno circa sette mesi, sono sterilizzati e microchippati.

Inserimento e massima cura

Molta cura e attenzione è stata dedicata all’inserimento dei mici. Anzitutto sono tutti giovani, quindi più facili a qualunque tipo di adattamento. Poi, ovviamente, sono stati scelti soggetti socievoli e che apprezzano il contatto umano. “Per l’inserimento abbiamo incaricato una veterinaria e una esperta di comportamento felino”, racconta Alba. “Sono stati fatti abitare tutti assieme per un mese: prima in quattro, poi in cinque per valutare la risposta a un soggetto esterno, infine in sei.

I “nuovi” sono sempre stati accettati benissimo. Solo dopo un mese di convivenza li abbiamo trasferiti qui”.

Locali a misura di micio

Crazy CatIl locale è decisamente a misura di gatto, dotato di tira-graffi, giochi, passerelle e percorsi studiati, angoli relax, e gli animali sono seguiti da una veterinaria e da una comportamentalista. Non solo: si accede al locale solo poche persone alla volta (30) per evitare il sovraffollamento con conseguente caos e stress per i gatti. Ci sono doppie porte anti-fuga e molti camminamenti sospesi e giochini per intrattenere i cuccioli.

Infine: un regolamento – decalogo chiede di non dar Benessere animale e umano Tutti i neko café adottano, in genere, una gestione del locale che cerca di assicurare la salute e il benessere sia degli animali sia dei propri clienti, in particolare verificando che i gatti non vengano molestati, che non ricevano attenzioni indesiderate, che non siano svegliati mentre stanno dormendo. Anche a Milano i gatti hanno tutte le possibilità di isolarsi qualora ne sentissero il bisogno: sia con la loro stanza chiusa al pubblico (l’accesso è garantito da più porticine passagatto), dove sono collocate lettiere, cibo e cucce, sia con percorsi di mensoline e pedane fatte fare su misura in alto sulle pareti.

Crazy CatA proposito di benessere dei mici: il locale è ovviamente autorizzato dalla Asl. Anche dai servizi veterinari, che ha fatto ripetuti controlli e visite. Risultato: c’è igiene e c’è benessere dei gatti. “La nostra credibilità passa dal fatto che loro stiano bene”, sottolinea Alba. “Per questo abbiamo scelto di avere solo 30 coperti: crea un po’ di fila, ma è necessario per mantenere l’ambiente rilassato e disteso. Sia per i clienti sia per i gatti. Vogliamo che il Crazy Cat Cafè sia un’oasi di pace cittadina”.

Gatti, ma non solo…

Al Crazy Cat Cafè i protagonisti sono i mici, d’accordo. Ma anche la buona musica (a basso volume: va bene che si chiamano Bowie, Freddie, Mina ecc, ma son sempre mici…) e soprattutto il cibo: abbondante la scelta vegetariana, le bevande sono tutte biologiche.

Lo chef è interno, la cucina è curata, fenomenali le torte vegan e la panna vegetale. Al Crazy Cat Cafè si pranza (“c’è chi viene alle 11.30 per essere sicura di trovare posto”, ci dicono), si fa merenda, è possibile fare anche una cena veloce.

Luogo di incontro e di scoperta tra umani e felini

Crazy CatMentre chiacchieriamo, Freddie (il più discolo) ci interrompe per farsi accarezzare, viene e va. Ogni relazione è unica e irripetibile, ma è necessario essere pazienti e rispettosi degli spazi per poterne essere entrambi soddisfatti.

Molti neko café sono attivi nel sensibilizzare i propri clienti su problemi dei gatti come randagismo e maltrattamenti. “Vorremmo essere un tramite tra gli esperti, comportamentalisti, specialisti dell’alimentazione del gatto, associazioni animaliste e il grande pubblico. Nei mesi a venire organizzeremo piccole conferenze, corsi, chiacchierate con tecnici”, conclude Alba. Gustando un thè, una tisana e un dolce sarà possibile capire sempre di più i gatti, le loro esigenze e i loro diritti. Freddie, tornato al nostro tavolo, sembra annuire.

CRAZY CAT CAFÈ
Via Napo Torriani 5
Tel. 02.84542739
www.crazycatcafe.it

 

 

 

 

di Edgar Meyer

foto di Maria Paola Gianni

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