I gatti di Freddie Mercury star del film Bohemian Rhapsody
Giovedì 29 novembre è un giorno davvero speciale per i fan dei Queen perché esce nelle sale italiane l’attesissimo film Bohemian Rhapsody. La pellicola biografica ripercorre la storia del gruppo britannico e, in particolare, del leader Freddie Mercury che, nel 1970, fonda la band.
Già nelle prime scene del film Bohemian Rhapsody appaiono, numerosi, i gatti di Freddie Mercury che, nel corso della pellicola, hanno un ruolo di primo piano, per far comprendere quanto il cantante amasse appassionatamente questi animali.
Il film, la cui travagliata lavorazione è durata quasi un decennio, è diretto da Bryan Singer (X-Men) e Dexter Fletcher, prodotto da Brian May e Roger Taylor e interpretato da Rami Malek che somiglia moltissimo alla rockstar.
Nella trama si narra come Farrokh Bulsara, nato a Zanzibar nel 1946 da genitori indiani, è arrivato nel Regno Unito e, grazie al suo immenso talento e all’esuberante personalità, è diventato Freddie Mercury, uno degli artisti più influenti nella storia del rock che ha guidato i Queen fino alla sua morte, avvenuta nel 1991.
I gatti del gilet
Nell’ultimo video che ha interpretato, “These are the days of our lives” (uscito postumo perché mostrava tutti i segni della malattia) Freddie ha scelto di indossare il gilet colorato in cui sono rappresentati alcuni dei suoi adorati gatti, realizzato dall’amico Donald McKenzie, che aveva dipinto sulla seta i gatti di Freddie presi dalle sue fotografie private.
La scelta del look non è stata casuale: il frontman dei Queen intendeva celebrare, per un’ultima volta, i suoi amici a quattro zampe, una delle più grandi passioni della sua vita.
Peter Freestone, suo assistente personale, racconta che la rockstar ne ha tenuti anche una decina in contemporanea, dormiva insieme a loro e li trattava come fossero dei figli, tanto da includerli nel testamento, non come eredi ma come membri della famiglia da tutelare.
Il miagolio con la chitarra
I primi gatti di Freddie Mercury sono stati Tom e Jerry, adottati quando viveva ancora con Mary Austin, poi sono arrivati Oscar, Tiffany, Delilah, Goliath, Miko, Romeo e Lily che abitavano la casa di Stafford Terrace, alcuni dei quali presi dai rifugi o raccolti in giro per il mondo.
Per l’artista rappresentavano, oltre che una piacevole compagnia, una continua fonte di ispirazione.
Ognuno di loro aveva una stanza propria e, a Natale, riceveva un regalo personalizzato.
Il cantante era fortemente legato ai suoi mici al punto che, ogni volta che era in tournée, chiedeva spesso di poter parlare con loro a telefono, in modo che non sentissero la sua mancanza.
Dietro a ognuno di questi gatti c’era una storia: Miko, ad esempio, era tornato insieme a Freddie dal Giappone, mentre Goliath era un piccolo gatto nero che amava giocare a nascondino, arrivato lo stesso giorno di Delilah, tra tutti la sua preferita. A lei infatti è dedicato un intero brano inserito nell’album Innuendo, del 1991. Per quella canzone, Brian May, che condivide la stessa passione per i felini dell’amico, riuscì perfino a riprodurre un miagolio con la chitarra.
Gli appassionati dei Queen sapranno anche che, nel 1985, il cantante uscì con il suo unico album da solista, Mr Bad Guy, dedicato “al mio gatto Jerry, ma anche a Tom, Oscar e Tiffany e tutti i cat lover in giro per il mondo… “.
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