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Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica

di Giulia Settimo

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica

Grande e solido, forte e potente, appartiene a una delle razze più antiche e naturali, che quattromila anni fa il Norvegese (o gatto delle foreste norvegesi) abbandonò spontaneamente la vita selvatica per lasciarsi addomesticare dall’uomo.

Il gatto delle foreste norvegesi non è il risultato di incroci e selezioni operati dagli allevatori, ma dell’evoluzione in un ambiente particolarmente difficile, che ha fatto di lui un vero prodigio della natura.

Il corpo del gatto Norvegese delle Foreste, robusto e muscoloso, ben protetto da una folta pelliccia, è pronto ad affrontare qualsiasi sfida: pioggia, neve, vento gelido, temperature fino a 30 o 40 gradi sottozero.

Ha zampe agili e potenti, che gli consentono di correre veloce, mentre le unghie robustissime gli permettono di arrampicarsi molto in alto sugli alberi, da cui scende poi girando a spirale intorno al tronco, con la testa rivolta verso il terreno.

La mole imponente lo aiuta a sopportare il freddo intenso, tenendo ben riparati gli organi interni.

Il mantello, doppio e abbondante, lo difende dal gelo e dalle intemperie: il fitto sottopelo è, infatti, ricoperto da un lungo pelo di guardia liscio e idrorepellente, che lo isola perfettamente dall’umidità.

Anche il colore del mantello rappresenta una forma di adattamento all’ambiente: il bianco e silver tabby provengono dalle regioni nevose, il nero e il blu dalle coste rocciose lungo i fiordi, mentre tigrato, rosso e squama di tartaruga sono perfetti per mimetizzarsi nelle aree boschive della Norvegia centro-orientale.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Socievole, ma timido. Il gatto Norvegese è molto socievole, affettuoso e tollerante, ma anche un po’ timido.

Il gatto Norvegese è davvero magnifico nella stagione invernale, quando il sottopelo diventa spesso e lanoso, il pelo di protezione particolarmente lungo e lucido, si formano una ricca gorgiera e abbondanti ‘pantaloncini’ sulle zampe posteriori.

In estate, dopo una drastica muta, il mantello diventa nettamente più corto e la collaretta scompare quasi del tutto: solo i ciuffi sulle orecchie e tra le dita dei piedi, insieme alla bella coda a pennacchio, testimoniano la caratteristica di gatto a pelo semilungo.

Compagno di navigazione degli antichi Vichinghi, che gli affidavano la difesa delle vettovaglie dai topi.

Compare alla fine del XVI secolo negli scritti del prete naturalista danese Padre Friis, che descrive un gatto-lince a pelo lungo, abilissimo pescatore nelle acque di fiumi e piccoli laghi.

Discende probabilmente da gatti turchi a pelo lungo, giunti in Norvegia da Bisanzio intorno all’anno mille. Il freddo clima scandinavo incoraggiò, poi, la selezione degli esemplari più grandi e con un mantello più folto.

La storia moderna di questo gatto è piuttosto recente: pressoché sconosciuto fino agli anni ’30 al di fuori del suo paese di origine (dove viveva liberamente, dando la caccia ai piccoli roditori e pescando), rischiò addirittura di scomparire dopo la seconda guerra mondiale, minacciato dall’estensione delle città e dalla diffusione di altre razze. È arrivato fino a noi grazie all’Associazione Felina Norvegese, che all’inizio degli anni ‘70 mise a punto un serio programma di allevamento selettivo. Nel 1977 la razza venne riconosciuta dalla FIfe.

In Italia il Norvegese ha fatto la sua comparsa ufficiale solo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ‘80.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Il gatto delle foreste norvegesi è giocherellone e cacciatore nato.

Allora si dava la preferenza agli esemplari un po’ più esili, leggeri ed eleganti rispetto al tipo originario, rustico e massiccio, mentre oggi gli allevatori più seri cercano di restituire a questo splendido animale la sua identità morfologica, tentando al tempo stesso di differenziarlo il più possibile dal Maine Coon, con cui viene facilmente confuso.

Lo sguardo, i lunghi ciuffi di pelo delle orecchie, la ricca collaretta che incornicia il muso, la coda lunga e folta hanno ancora qualcosa di selvaggio, ma l’aspetto da piccola lince cela in realtà un gattone di ottimo carattere, molto adatto alla vita domestica. Al tempo stesso dolcissimo e fiero, il Norvegese è molto socievole e affettuoso. Detesta la solitudine e ‘fa branco’ con tutti: con le persone, con gli altri gatti, perfino con i cani. Ha bisogno di compagnia e di coccole, ma non è un ‘peluche’: va rispettato e ha bisogno dei suoi spazi.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Da vero gatto delle foreste, il Norvegese adora arrampicarsi, se non può avere a disposizione alberi e piante, si diverte moltissimo anche con un bel “trespolopalestra”.

Sicuro di sé, atletico e vivace, è il compagno ideale per chi cerca un animale allegro e socievole, dal temperamento caldo e ‘avvolgente’, chiacchierone, che interagisce continuamente con i suoi compagni umani e ne intuisce sempre lo stato d’animo. Giocherellone instancabile, al momento giusto è capace di rimanere a lungo tranquillo e silenzioso.

Infallibile cacciatore, ama sentirsi libero e stare all’aperto: la possibilità di avventurarsi in giardino estate e inverno lo rende non solo più felice, ma anche più bello, perché al freddo la sua splendida pelliccia diventa ancora più ricca. Straordinario arrampicatore in natura, anche in casa ama contemplare dall’alto di mensole e armadi tutto ciò che succede intorno a lui.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Il gatto Norvegese delle Foreste gradisce molto il contatto fisico.

Date le sue origini, gioco e movimento sono indispensabili per mantenerlo in forma: il regalo  più indicato per i suoi passatempi è proprio un bel trespolo su cui arrampicarsi, ma gli sono molto graditi anche topolini di peluche o palline di gomma con cui esercitarsi nell’arte della caccia.

Intelligente, esuberante e curioso com’è, combina magari qualche marachella – impara facilmente ad aprire porte, armadi e perfino il frigorifero – ma sa farsi perdonare con la sua straordinaria dolcezza. Equilibrato e tollerante, convive benissimo non solo con i suoi simili, ma anche con cani e bambini. Il padrone giusto per lui è una persona capace di dargli affetto, rispettando però la sua personalità forte e indipendente.

Il gatto delle foreste norvegesi è forte, sano e robusto.

Come tutti i gatti che non hanno subito un pesante intervento selettivo da parte dell’uomo, il Norvegese è un animale forte, sano e robusto, molto indipendente, capace di cavarsela in ogni circostanza. Date le sue origini, può uscire all’aperto anche in inverno o quando piove, perché sopporta benissimo il freddo (ma non i bruschi sbalzi di temperatura).

Il Norvegese è un abile gatto pescatore.

Oltre che imbattibile cacciatore, il Norvegese delle Foreste è anche un astuto e abilissimo pescatore: se ne sta immobile, con le zampe immerse nell’acqua, facendo dondolare lentamente la coda per attirare l’attenzione della preda. Poi, quando il pesce si avvicina, lo afferra
con mossa fulminea e lo lancia sulla riva, dove andrà a gustarselo tranquillamente.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Mamma gatta premurosa. La femmina del Norvegese partorisce generalmente da sola, scegliendo un luogo sicuro e appartato. Si dimostra fin da subito molto attenta e affettuosa con i suoi piccoli, bravissima nell’educarli alla pulizia e alla caccia.

 

La leggenda del gatto dei boschi.

Per gli abitanti del Nord Europa, lo Skogatt (da Skaukatt, gatto dei boschi), erede del mitico gatto-lince, è il favoloso gatto delle foreste, da sempre amico dell’uomo, che 4.000 anni fa abbandonò spontaneamente la vita selvaggia, lasciandosi addomesticare.

Alcune leggende raccontano che Freja, dea dell’amore, amasse vagabondare nei boschi su un carro trainato da una muta di gattoni dal mantello incredibilmente lungo.

Il Norvegese, gatto delle foreste che ama la vita domestica
Il gatto Norvegese delle Foreste è ideale per tenere compagnia a bambini e anziani.

Io lo conosco bene…

Denise Armenzoni è la felice proprietaria di Thor, un cucciolo Norvegese delle Foreste di 6 mesi, dolcissimo e coccolone.

Come mai ha scelto proprio questa razza ?

Sono da sempre appassionata di gatti, ne ho avuti diversi, ma sempre trovatelli e non di razza. Poiché amo particolarmente i felini grandi e pelosi, cercando in internet mi sono imbattuta nel Norvegese. Mi è subito piaciuto molto il suo aspetto fiero, da piccola lince, la forma del muso un po’ allungato e la testa ben proporzionata al corpo, per non dire dello splendido mantello ricco e fluente.

Perché Thor è un gatto speciale ?

È davvero bellissimo, dolcissimo, sensibile e intelligente. Sempre molto presente, straordinariamente socievole e affettuoso. Cerca tantissimo le coccole e il contatto fisico, anzi, di notte certe volte mi sveglia facendo le fusa e leccandomi la faccia. La mattina e la sera, quando siamo in casa, gioca tantissimo con noi. Ama molto stare in compagnia, ma anche quando rimane da solo non combina guai. Sono affascinata da quel mix dirompente tra aspetto selvaggio e carattere ‘da cane’, così affettuoso, mansueto e tranquillo.

#Norvegese – Testimonianze dal web

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Eleonora Pace”]Il mio Wild ha 4 anni. I Norvegesi sono meravigliosi. Sono gatti coccoloni e intelligenti, imparano a fare tante cose. Amano anche giocare con l’acqua e stare in compagnia con i cani, altri gatti e umani.[/penci_blockquote]

Approfondimenti:
Leggi la scheda della razza felina Norvegese delle Foreste

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