Maine Coon gatto gigante del Maine
È il gatto gigante del Maine, un mix di forza possente, intelligenza acuta e bontà accattivante. Il Maine Coon, con la sua mole maestosa e il mantello fluente, sembra una piccola lince.
La leggenda descrive il Maine Coon come il ‘gatto da guardia’ che nella notte scrutava con i suoi occhi verdi le navi al largo di Cape Cod e faceva accendere il faro per soccorrere i naviganti durante le tempeste.
Indossa una pelliccia semilunga, lucida e folta, resa impermeabile da una particolare untuosità naturale, che lo protegge perfettamente dalle intemperie: più corta su zampe e spalle, per non impigliarsi nei rovi, si arricchisce, invece, sui fianchi e sul ventre, per riparare dal freddo gli organi interni. Il muso forte e quadrato, con mascelle ben sviluppate, è tipico del cacciatore che non si lascia mai sfuggire una preda.
Le orecchie, grandi e aperte, per poter captare il minimo rumore in un ambiente ovattato dal manto nevoso, sono riparate all’interno da abbondanti ciuffi di pelo.
Le zampe lunghe, con grandi piedi rotondi ben forniti di pelo, gli consentono di muoversi agilmente nella neve. Lunga e soffice è anche la coda che, quando dorme acciambellato, gli tiene ben caldi muso e orecchie, come una morbida sciarpa.
La struttura fisica e le caratteristiche morfologiche di questo affascinante gattone – taglia grande, corporatura atletica, imponente e muscolosa, ossatura solida e forte – derivano dall’adattamento alle difficili condizioni climatiche della costa nord-orientale degli Stati Uniti, al confine con il Canada, dove nel decennio 1860-1870 i primi allevatori diedero inizio al programma di selezione della razza, le cui origini sono in realtà molto più antiche.
Più grosso e pesante dei suoi progenitori, il Maine Coon ‘moderno’ sfoggia un mantello un po’ meno spesso e folto, ma sempre spettacolare: lungo, morbido e lucente.
Elegante e misterioso, ha uno sguardo intenso e profondo, dal quale traspare il carattere fiero, eppure dolcissimo e molto affettuoso.
Alla straordinaria bellezza si accompagna, infatti, un’indole particolarmente amabile, da perfetto animale da compagnia, tanto per le persone anziane, quanto per i bambini capaci di rispettarlo, di non spaventarlo inutilmente con urla, strilli o rumori improvvisi (che lui detesta), di non manipolarlo e ‘strapazzarlo’ se lui non chiede coccole e affettuosità.
Spesso dispensa grandi fusa quando viene accarezzato…. ma vuole sempre scegliere il momento giusto per farlo.
La femmina è generalmente un po’ riservata, mentre il maschio è di solito più socievole e giocherellone.
Sono entrambi molto pazienti, difficilmente si innervosiscono e non diventano mai aggressivi, ma non sono certo gatti da salotto o da grembo. In casa alternano lunghe ore di calma e tranquillità a momenti in cui decidono di dare libero sfogo al loro temperamento vivace e giocherellone. Agili e svelti, hanno una particolare predilezione per il riporto di palline di carta o topolini di peluche, che deriva dal loro istinto di infallibili cacciatori.
Il Maine Coon è un animale garbato e non invadente, che si esprime con una vocina molto discreta e quasi gorgheggiante (addirittura un po’ buffa per un micione della sua stazza), ma anche curioso e intraprendente, abilissimo nell’aprire gli armadi per andarsi a riposare tra maglioni e coperte, o addirittura il frigorifero, se sa di poterci trovare qualche buon bocconcino.
Gentile, affettuoso, allegro e curioso, molto socievole con chi lo fa giocare e lo coccola, viene spesso utilizzato nei programmi di pet therapy. Il suo carattere equilibrato ed estroverso gli consente una felice convivenza anche con altri gatti e cani.
Con la persona che si prende cura di lui, instaura un rapporto di grande complicità: la accompagna da una stanza all’altra, per controllarne da vicino le attività e la segue così volentieri ovunque che, con un po’ di pazienza, gli si può anche insegnare a camminare al guinzaglio in luoghi tranquilli (abituandolo gradualmente, fin da piccolo).
Poiché, avendo un collo robusto e una testa rotonda, potrebbe liberarsi del collare, bisogna però mettergli una morbida bardatura (in materiale sintetico, leggero e flessibile), che faccia presa davanti e dietro le spalle.
La sua storia
Il Maine Coon appartiene alla più antica razza felina originaria degli Stati Uniti. Qualcuno ritiene che discenda dagli esemplari portati intorno all’anno mille nelle isole di Terranova dalle navi dei Vichinghi, il che spiegherebbe la sua notevole somiglianza con il Norvegese delle Foreste.
L’ipotesi più attendibile sulle sue origini è quella di accoppiamenti casuali tra soggetti autoctoni americani ed esemplari a pelo lungo, portati nel nuovo mondo dai marinai di lungo corso. Le prime notizie ufficiali di quello che in America viene oggi considerato il gatto nazionale risalgono alla seconda metà dell’800: tra i partecipanti al concorso felino tenutosi a New York nel 1860 ne compaiono, infatti, alcuni esemplari. Seguono anni di crescente notorietà della razza e ripetuti successi, finché dal vecchio continente non arriva il sofisticato Persiano, che riesce a monopolizzare le attenzioni di pubblico e giurie.
Nel 1950, quando sembrava quasi estinto, alcuni appassionati fortunatamente lo riscoprirono e tre anni più tardi fondarono il primo club di razza. Negli ultimi decenni, i soggetti nati nel nostro paese sono riusciti a ottenere importanti riconoscimenti a livello internazionale.
Molto esuberante e un po’ incosciente
Straordinario arrampicatore in natura, anche tra le mura domestiche il Maine Coon ama contemplare dall’alto ciò che succede intorno a lui. L’ideale per farlo felice è perciò sistemargli nell’ambiente più ‘vissuto’ della casa un bel trespolo dotato di mensole.
Adora anche giocare con l’acqua, bere con la zampina o addirittura infilarsi sotto i rubinetti aperti. Quando si hanno in casa cuccioli di questa razza bisogna fare particolare attenzione a finestre e balconi: irrefrenabili cacciatori fin dalla più tenera età, piuttosto temerari e ancora incoscienti, potrebbero, infatti, lanciarsi pericolosamente all’inseguimento di uccellini e farfalle. Meglio, dunque, installare reti di protezione su finestre, balconi e terrazze.
Curiosità: il gatto Maine Coon è figlio di… un procione
Il nome Maine Coon deriva dall’inverosimile leggenda che lo voleva frutto dell’incrocio tra un gatto di campagna del New England e un procione (in inglese ratcoon).
La taglia imponente, le striature della pelliccia, la grossa coda a pennacchio e la curiosa abitudine di utilizzare le zampe anteriori come piccole mani, per afferrare il cibo, potrebbero anche ricordare il simpatico orsetto lavatore, ma tale discendenza è geneticamente impossibile.
Io lo conosco bene…
Simona Russo ha un Maine Coon maschio di 3 anni, un magnifico esemplare Silver Tabby: Cicciobello o Ciccio per gli amici.
“Quando decidemmo di prendere un gatto”, racconta, “eravamo rimasti colpiti dalla bellezza, dalla mole, dal look spettacolare e dallo sguardo selvaggio di questo affascinante micione. Poi, con il passare del tempo, abbiamo apprezzato ancora di più il suo carattere, particolarmente dolce e bonario. Questa razza”, spiega, “aveva tutte le caratteristiche che cercavo in un felino domestico: il mantello lungo, ma non troppo impegnativo, la stazza imponente, la notevole intelligenza, unita a un temperamento docile e affettuoso, giocherellone e coccolone”.
Che cosa le piace, in particolare, del Maine Coon?
Di lui amo tutto, ma il suo punto di forza è lo sguardo intenso e fiero, intelligentissimo, che parla da solo. Capisce benissimo quello che gli dico: quando combina una marachella, va subito a nascondersi, poi torna da me mogio mogio. È sempre estremamente pulito, non sale sui tavoli e non ruba il cibo dai piatti. Risponde subito al suo nome e, appena entro in casa, arriva lui a strofinarsi sulle mie gambe. Cerca molto l’interazione con noi, soprattutto tramite il gioco e le coccole, perciò io e mio marito cerchiamo di dedicargli un po’ di tempo la mattina prima di andare al lavoro e quando torniamo. Ama la compagnia e viaggia in macchina senza problemi, tanto che a volte lo porto anche in ufficio, con grande gioia dei miei colleghi.
#MaineCoon – Testimonianze dal web…
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Marilisa Bui “]Il mio Banfi mi segue dappertutto! È una piacevole compagnia “appiccicosa”![/penci_blockquote]
Approfondimenti:
Leggi la scheda della razza felina Maine Coon
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