Vi racconto il gatto Khmer
Il gatto è una novità. Ma non del tutto. In Cambogia, sua terra di origine, lo conoscono bene, o meglio, conoscono bene il suo antenato.
Se vi avvicinate a una delle tante modeste dimore delle campagne cambogiane, via via che arrivate all’abitazione vi imbatterete prima nella mucca legata all’albero, poi nel curioso maiale che vi saluterà a modo suo, infine, nel rumoroso cane che fa la guardia mentre la famiglia si occupa dei lavori lontano da casa. A seconda della vostra indole, tutto vi apparirà bucolico (se siete romantici) o povero (se siete veristi), ma, sempre molto molto bello e dignitoso.
Per chi, come me, ha passato quattro anni in Cambogia e ha avuto l’opportunità di entrare dentro le dimore, la lista degli animali domestici continua. All’interno c’è un gatto.
GATTO DISCRETO, SIMPATICO E DI BUON UMORE
Che gatto sarà mai? Sicuramente discreto, simpatico (come i cambogiani) e di buon umore (i cambogiani sono allegri e sorridenti). Lì dentro c’è il gatto dei cambogiani: l’animale domestico, unico predatore, ma anche unico, tra i domestici a condividere il pavimento di legno delle affollate case in campagna. Da questa popolazione naturale di gatti, dopo cinque anni di selezione sono arrivato a proporre una razza che è all’attenzione delle istituzioni deputate alla sua registrazione in Italia: il gatto Khmer.
RAZZA PURA
È una razza pura, non deriva da incroci di razze diverse, non è costruito intorno a una accattivante mutazione, è semplicemente un gatto selezionato per aumentare la frequenza dell’espressione genica di caratteri “naturali”. Tra essi, innanzitutto, l’aspetto longilineo (come fosse “il Levriero dei gatti”) con arti posteriori più lunghi degli anteriori che determinano una groppa più alta del cinto scapolare dal quale origina un collo sottile che termina con la testa leggera e triangolare avente per vertice due orecchie grandi portate dritte in posizione di attenzione e col vertice del triangolo rovesciato terminante nella punta del naso, lungo e con canna caratterizzata da stop leggero. Il naso e la bocca stretta si allargano nella faccia che accoglie occhi grandi ed espressivi.
IPOALLERGENICO
È un gatto davvero vicino alle sue origini tropicali e non presenta sottopelo per cui durante l’inverno cercherà le fonti di calore (tra esse preferendo voi stessi!), mentre in primavera non perderà assolutamente pelo in casa, risultando ipoallergenico, oltre a non vomitare le famose palle di pelo autoingerite durante la toelettatura.
ADORA COCCOLE E CAREZZE
Al posto della spazzola gradisce (o meglio, pretende) le mani degli umani, indistintamente che siano proprietari o no! Sulla schiena, sul collo e anche sulla pancia. Affettuosissimo e presente, vi cercherà mettendo in atto i suoi vocalizzi di tono gradevole e, a volte, modulati in toni diversi. Ma la cosa che più lo caratterizza è la sua coda bobtail, amata dai primi appassionati nella sua espressione a pom pom che, portata alta al termine della groppa, risulta la parte più in alto dell’animale e contribuisce a slanciare ulteriormente il treno posteriore.
La taglia è medio-piccola con femmine sui due chili e maschi sui tre e mezzo l’ideale per essere tenuti in casa, ma anche per essere trasportati al seguito del padrone.
foto e testo di Alessandro Cristalli
medico veterinario e allevatore
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