Come favorire la socializzazione dei cuccioli di gatto

di Redazione Quattrozampe

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Le prime esperienze di un cucciolo, similmente al vissuto di un bambino, influenzano la sua personalità.

Molti gatti hanno la reputazione di essere timidi, pronti a correre sotto il letto per nascondersi ogni qualvolta un ospite entri in casa, o rifiutando di uscire dal trasportino al momento della visita veterinaria.

La buona notizia è che non deve essere necessariamente così.

Il tuo gatto non avrà mai l’indole di un Labrador Retriever, ma in compenso potrebbe imparare ad accogliere le persone normalmente ed essere accarezzato. Tutto dipenderà dalla tua capacità di socializzare con lui sin dalla tenera età.

La socializzazione è il processo secondo cui il micio viene sottoposto a nuove esperienze, sguardi, suoni e persone. Un cucciolo forma e definisce le proprie facoltà cognitive e mnemoniche tra le 4 e le 14 settimane, ossia quando il cervello ha raggiunto la sua massima capacità di apprendimento.

Gli insegnamenti che un gatto impara durante questo periodo, lo accompagneranno per il resto della sua vita! Anche per questa ragione, per aiutarlo a crescere estroverso e sicuro di sé, sarebbe opportuno assicurarsi che l’amico a quattro zampe abbia molte esperienze positive nei primi mesi della propria esistenza.

Come procedere

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Come rendere socievole un gatto? Pensare che funzioni allo stesso modo dei cani, costituisce un grosso errore. Le scuole ed i centri specializzati per i felini di piccola taglia, a differenza degli istituti cinofili, sono infatti molto rari.

La prima cosa da fare sarebbe innanzitutto assicurarsi che il gatto provenga da un ambiente stimolante. Un gatto di razza sarà senza dubbio già abituato al contatto umano ed i rumori casalinghi. I gatti adottati da piccoli, prima di compiere le dieci settimane per intenderci, troveranno maggiori difficoltà di socializzazione.

Facile stabilire se il nostro amico abbia avuto dei buoni insegnanti dall’inizio. Apparirà sicuro di sé e pronto a ricevere coccole dagli estranei. Non si dimenerà per essere preso in braccio (almeno non molto), e non avrà paura dei giocattoli non ancora sperimentati. Inoltre, al primo rumore, si dimostrerà curioso più che timoroso.

Sarebbe ideale se il gatto restasse in compagnia della madre fino alle 12 settimane. Restare con i propri simili nei primi mesi di vita, lo aiuterebbe a capire di essere un gatto e a relazionarsi meglio con le persone.

Una volta portato il cucciolo a casa, bisognerebbe assicurarsi che il piccolo incontri persone a lui sconosciute con una certa frequenza. Questa strategia però, non sortirà alcun effetto se gli ospiti saranno sempre gli stessi.

Un altro modo per incentivarlo ad allargare i propri orizzonti ed incrementare la flessibilità mentale, consiste nel portarlo all’esterno, fargli fare qualche giretto in macchina per puro divertimento, incontrare i vicini ed eventualmente chiedere ad estranei di coccolarlo.

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