Gatti randagi e colonie feline hanno dei diritti

di Redazione Quattrozampe

Gatti randagi

Nell’immaginario comune c’è chi ritiene che i gatti randagi siano “animali sporchi” e “portatori di malattie” che rovistano tra i rifiuti in cerca di cibo, pronti a graffiare chissà chi.

La realtà non è affatto questa: in Italia, oggi, i gatti liberi sono animali tutelati da normative nazionali, regionali e comunali, hanno diritto all’assistenza delle Asl veterinarie e godono di diverse garanzie.

Questo anche grazie all’introduzione delle colonie feline, ossia gruppi di gatti liberi più o meno numerosi, disseminati in tutte le aree cittadine e gestite e curate da volontari che si occupano di assisterle, i cosiddetti “tutor”.

Non devono mai essere spostati

I gatti di colonia non devono mai essere spostati dal loro habitat originario, ossia da dove si insedia e viene registrata la colonia, a meno che il fatto non si renda necessario per una loro tutela o per gravi motivi di ordine sanitario e, in ogni caso, in maniera concordata con le autorità.

Ai gatti randagi è, inoltre, garantita la possibilità di transitare e stazionare dove preferiscono, in spazi pubblici o privati. Nessuno può obbligarli a spostarsi, né impedire che vengano nutriti o curati, se non vuole rischiare un procedimento penale per maltrattamento di animali.Gatti-randagi2

Cura e sterilizzazione dei gatti randagi

I volontari, cosiddetti “gattari”, si occupano di portare il cibo e l’assistenza necessaria alle loro colonie, avendo cura che i gatti siano sani, sterilizzati e che non vi siano rischi per la loro incolumità.

D’altro canto, se ben gestite, le colonie feline non devono arrecare alcun danno, né creare alcun pericolo alla comunità. In caso di necessità, ad esempio, per l’apertura di cantieri o per modi che strutturali alle zone ove risiede la colonia, i gestori dovranno concertare con le Autorità le modalità più idonee per la salvaguardia della colonia, valutando tutte le possibili alternative.

Comune parte attiva

Il Comune, la Asl in particolare, deve, quindi, essere parte attiva nella gestione della colonia, fornire le necessarie autorizzazioni ed essere pronto a rilevare e risolvere le eventuali problematiche che dovessero insorgere.

 

 

A cura dell’avv. Francesca Zambonin – Avvocato degli Animali

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