Il gatto e il procione
Avresti mai pensato che potesse nascere un’amicizia tra un procione e un gatto domestico? Negli Stati Uniti qualche anno fa, il famoso animaletto selvatico, noto anche come orsetto lavatore, è stato protagonista di una storia commovente, quasi inverosimile.
Kansas, 2012. Un cucciolo di procione, ridotto pelle e ossa, viene trovato da una ragazza e immediatamente soccorso. Il piccolo quattrozampe è deperito, ha il pelo rado e avrebbe bisogno di tantissime cure per riuscire a sopravvivere.
Hayley Williams, l’intraprendente ventenne che ha deciso di sottrarlo alla strada e dunque alla cattiva sorte, è convinta di poterlo affidare a qualche associazione animalista, ma otterrà soltanto rifiuti. Nessuno vuol prendersi la briga di avere in casa un animale selvatico.
La storia avrebbe potuto concludersi qui, con l’abbandono del procione da parte della giovane donna, o nel peggiore dei casi, la sua morte. Ma non è andata così.
Amici per la pelliccia
Grazie a piccole nozioni di veterinaria e all’esperienza vissuta con i propri gatti, la ragazza è riuscita ad allattare il peloso e a farlo crescere in salute. Battezzato con il nome Winston, il mammifero giocherellone si è abituato subito alla vita domestica, diventando la seconda ombra di Zizi, il gatto di casa.
I due avevano legato moltissimo e Zizi negli ultimi anni, era diventato una sorta di guida per le uscite esplorative di Winston, all’esterno in particolare. Dopo la morte del felino, l’amico procione ha mostrato crescente interesse per la vita selvatica, spingendosi ogni giorno di più verso la foresta e ripresentandosi sporadicamente.
Oggi Winston è ancora vivo, ma soprattutto libero di muoversi nel proprio habitat e di tornare a casa in qualsiasi momento, magari per un pasto extra.
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