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British Shorthair

di Giulia Settimo

British Shorthair
Grazie all’intelligenza vivida, al carattere mite e alla conformazione di tutto il suo insieme, che lo rende estremamente piacevole al tatto, il British Shorthair è ritenuto molto adatto alla pet therapy

Grazie all’impegno degli allevatori, alla selezione e alle esposizioni feline, il British Shorthair, gatto inglese di casa e di fattoria, è riuscito a conquistare il suo standard e a ritagliarsi uno spazio tra gli “aristogatti” più blasonati

Nel suo paese di origine, l’Inghilterra, questo bel micione massiccio e tondeggiante, ottenuto selezionando e migliorando le caratteristiche morfologiche del comune gatto domestico, corrisponde all’Europeo dell’area continentale, con cui ebbe in comune lo standard fino al 1983, quando si decise, invece, di definire con maggiore precisione le caratteristiche che contraddistinguono le due razze.

British Shorthair
Negli anni Sessanta l’identità del Blu British Shorthair e del Certosino fu messa veramente a rischio per l’alto numero di incroci infatti per un certo periodo, fortunatamente breve

Rispetto al ‘cugino’ continentale, il British Shorthair ha una taglia un po’ più grande, una corporatura più massiccia, un muso più tondeggiante e paffuto, una coda breve e spessa. In passato era conosciuto anche come Britannico Blu o British Blue, perché proprio questo tipo di mantello (uno dei primi risultati del paziente lavoro degli allevatori)…

La scheda

Occhi tondi, linee morbide, guance paffute, specie se maschio; collo massiccio, orecchie piccole, naso corto

RAZZA British Shorthair
ORIGINE Gran Bretagna, 1880-1890
ASCENDENZA Comuni gatti di casa e di fattoria
ALTRI NOMI Britannico Blu, British Blue
PESO 4-5 kg la femmina, 7-8 kg il maschio
IBRIDAZIONI Nessuna
TEMPERAMENTO Socievole, affettuoso e indipendente

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di novembre 2023

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