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L’importanza del grooming nel gatto

di Ewa Princi

L’importanza del grooming nel gatto

Il grooming, la toelettatura dei gatti, non è solo una pratica di pulizia, ma un aspetto cruciale della loro vita che va ben oltre l’apparenza

La toelettatura è un po’ il barometro della salute felina. Un aspetto trasandato del mantello può segnalare una malattia, mentre in un gatto anziano potrebbe anche indicare un problema di artrite tale da non permettergli di eseguire i movimenti necessari per l’attività di grooming. Non solo: purtroppo uno stato cattivo del pelo può anche essere indice di un disagio emotivo che può innescare un comportamento di pulizia eccessivo come il leccamento di una zona particolare, oppure l’esatto contrario, ovvero una riduzione della pulizia quotidiana.

Il grooming: un’attività che si impara

Come molti altri comportamenti del gatto, anche il grooming è un’attività svolta in una sequenza fissa che il gatto esegue naturalmente, ma in cui la madre è fondamentale per il suo apprendimento corretto. I gattini che vengono privati della mamma troppo presto potrebbero non sapere come pulirsi adeguatamente. Mamma gatta, infatti, lecca i suoi cuccioli per pulirli, stimolare la minzione, l’eliminazione e l’allattamento. In questo modo fornisce conforto e rafforza il legame con i suoi piccoli.

A tre settimane di età i cuccioli iniziano a leccarsi da soli o, meglio, cominciano con alcuni tentativi ancora goffi di eseguire questa sequenza. Poco dopo inizieranno a leccare anche la madre e i fratellini. Questo self-grooming e allogrooming può continuare fino all’età adulta con i conspecifici con i quali il gatto ha un rapporto preferenziale.

Micio e grooming, un rituale che viene insegnato da mamma gatta

Le funzioni del grooming

Il grooming ha molte funzioni fisiche importanti:

  • Mantiene il pelo sano stimolando la produzione di sebo.
  • Permette di diffondere il sebo per lubrificare e impermeabilizzare il mantello e renderlo brillante.
  • Rimuove i peli morti, lo sporco e i parassiti come, ad esempio, le pulci.
  • Regola la temperatura corporea. I gatti non possono sudare per rinfrescarsi. Invece di ansimare come i cani, i mici fanno affidamento proprio su questa attività, diffondendo la saliva sul mantello, che poi evapora e aiuta a “raffreddare” il gatto nella stagione calda.
  • Stimola la circolazione.

Ogni gatto ha il suo rituale di toelettatura o grooming che viene insegnato da mamma gatta, ma la maggior parte inizia con il leccare prima la zona del musetto.

Segue la spalla e la zampa anteriore di una parte e poi dell’altra. Quindi leccherà entrambi i fianchi, i genitali e le zampe posteriori e, infine, la coda dalla base alla punta. Usa una zampa anteriore e la inumidisce con tanta saliva per poi strofinare viso, testa e orecchie.

Gatto che si lecca, il grooming ha tante funzioni

Allogrooming

Gli antenati del gatto non erano animali sociali. Quindi non possedevano schemi di comportamento sociale ben definiti. Molti comportamenti sociali che vediamo oggi nei nostri gatti domestici sono, dunque, frutto dell’evoluzione e dell’adattamento alla vita in famiglia, in cui il felino si trova a dover convivere in un gruppo sociale composto da più gatti e umani in un ambiente limitato.

L’allogrooming è un comportamento in cui gli animali sociali, inclusi gli umani, si puliscono reciprocamente il corpo;  è una tecnica, quindi, praticata da molte specie, sicuramente ci è capitato di guardare un bel documentario in cui alcune scimmie tolgono pulci e pidocchi dal pelo di un compagno. La toelettatura è un’importante attività sociale, non solo igienica, e un mezzo con cui gli animali che vivono assieme possono rafforzare le strutture sociali e i legami familiari. Socialmente l’allogrooming aiuta, infatti, a stabilire e mantenere relazioni e gerarchie tra gli animali.

Il grooming sociale è anche usato come mezzo per la risoluzione dei conflitti, nel comportamento materno e nella riconciliazione in alcune specie. Anche il gatto esegue questo comportamento che nel suo caso è propriamente di tipo sociale. Per allogrooming si intende, quindi, il leccamento reciproco che avviene tra gatti che hanno un buon legame. Il leccamento reciproco esprime, infatti, una relazione amichevole tra gatti ed è un comportamento da tenere presente per valutare il tipo di relazione tra due mici e il livello di intimità. I gatti che fanno parte di un gruppo sociale si leccheranno e si strofineranno uno contro l’altro per trasferire l’odore e stabilire un “odore di gruppo”.

Quest’ultimo consente ai membri di un gruppo sociale di riconoscersi. Tale sistema si è evoluto con lo scopo di regolare le interazioni tra individui correlati. Leccare un altro gatto esprime conforto, compagnia e persino affetto. Alcuni felini lo fanno anche con il proprietario. Leccandogli il braccio e accettando allo stesso tempo le coccole in realtà si stanno impegnando in un’attività di allogrooming che esprime massima fiducia e affetto indissolubile. I gatti che hanno un legame più stretto, di solito, si impegnano in questa attività e possono essere ricambiati o meno.

Attività di spostamento

I mici usano anche la toelettatura per riequilibrarsi emotivamente. I comportamenti che sembrano inappropriati al loro contesto sono definiti di “spostamento”. I gatti usano spesso la toelettatura con questa funzione più di ogni altro comportamento.

Il self grooming, quindi, può anche avere dei benefici psicologici.

Un gatto può leccarsi per ridurre temporaneamente un conflitto, una frustrazione o dell’ansia. L’attività di spostamento può verificarsi quando un animale è motivato a compiere due o più comportamenti in conflitto contemporaneamente, per cui sorge un terzo comportamento che è fuori contesto in quella situazione. Ad esempio, durante un conflitto sociale un gatto che si sente minacciato può essere in conflitto se scegliere di fuggire o combattere. Trovandosi incapace di scegliere, il felino decide di esibire un’attività sostitutiva. Il comportamento di grooming sembra, inoltre, calmare e rassicurare il gatto.

Self grooming nel gatto

Questo comportamento si auto-rinforza riducendo l’ansia e diventa ripetitivo, stereotipato e può essere altalenante a seconda dell’attuale livello di stress del gatto. Tale comportamento come rituale di rilassamento non è di per sé dannoso, ma se un gatto è continuamente sottoposto a stress, può diventare compulsivo al punto in cui qualsiasi forma di conflitto fa sì che si rifugi in questo comportamento.

A questo punto ci vuole l’intervento di un esperto. Ecco gli eventi che di solito possono scatenare questa risposta allo stress:

  • Trasferimento
  • Un nuovo animale domestico o un membro della famiglia in casa. Un gatto di fronte a un altro gatto minaccioso o aggressivo potrebbe improvvisamente iniziare a leccarsi invece di fuggire o reagire confrontandosi.
  • Mancanza di stimolazione.

Un self grooming compulsivo può essere il risultato anche di una condizione medica.

Potrebbe indicare un disturbo neurologico, un’infestazione da pulci, parassiti o, appunto, un disturbo psicologico. Il self grooming regolare aiuterà il gatto a mantenere un bel mantello sano e sentirsi bene, ma se si ammala potrebbe smettere di leccarsi. Non solo, quindi, un aumento di tale comportamento può indicare uno stato patologico, ma potrebbe anche essere un segno di qualche disagio fisico come artrite, dolore o problemi dentali.

Approfondimenti

Non solo l’igiene del pelo, ma anche quella dei denti del nostro micio è importantissima. Leggi Una questione di denti: l’igiene orale del gatto e del cane

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